Oltre cento addetti ai lavori da tutta Italia tra medici radiologi, tecnici sanitari di radiologia medica, relatori e organizzatori hanno partecipato a Monza al corso per utilizzare Workstation avanzate dedicate all’elaborazione e all’interpretazione delle immagini di Tomografia Computerizzata basate sull’Intelligenza Artificiale.
Ospedale di Monza: due giorni di corso alla Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori
Due giorni intensi e partecipati, l’8 e 9 maggio, alla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori. I partecipanti hanno lavorato con un approccio pratico e interattivo per conoscere i nuovi algoritmi di IA, “che permettono di ridurre il cosiddetto “rumore” (dovuto all’elettronica dell’apparecchiatura e soprattutto alla radiazione impiegata che producono granulositàdell’immagine e quindi minor chiarezza e dettaglio)” spiega una nota, per migliorare la risoluzione spaziale e ottimizzare la ricostruzione delle immagini TC, superando i limiti dei metodi tradizionali.
«La Tomografia Computerizzata (TC) è uno strumento diagnostico fondamentale in numerose specialità mediche, ma l’ottimizzazione della qualità delle immagini e la riduzione della dose radiante rappresentano sfide cruciali, soprattutto in contesti delicati come la cardiologia, l’oncologia e l’imaging pediatrico – spiega Davide Ippolito, professore associato di Radiologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e responsabile scientifico dell’evento – L’integrazione diretta sulle apparecchiature di TC di sistemi di ricostruzione basati su Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il settore, consentendo di ottenere immagini più nitide e dettagliate a basse dosi di radiazioni se confrontate anche con le più moderne apparecchiature TC ma prive di software di IA».
Ospedale di Monza: «Tecnologia avanzata alimentata dall’intelligenza umana»
In particolare, in questo evento è stato analizzato in modo specifico un importante campo di applicazione della riduzione delle dosi radianti e quindi la diminuzione dell’esposizione dei pazienti, soprattutto pediatrici.
«Sappiamo che l’intelligenza artificiale mira a simulare l’intelligenza umana e sta trasformando il panorama anche della diagnostica per immagini grazie alla sua capacità di analizzare grandi quantità di dati in tempi molto ridotti – ha sottolineato Rocco Corso, direttore della Struttura Complessa di Radiologia – Dato che l’IA lavora su dati e su infrastrutture digitali, per la numerosità e potenzialità dei dati disponibili, la radiologia è uno dei domini in cui l’intelligenza artificiale trova ampia applicazione».
«Tuttavia – ha concluso – è importante ricordare che tutte le tecniche di IA lavorano su algoritmi matematici, metodi statistici ed alberi decisionali alimentati dall’intelligenza umana: governando ed interagendo insieme saremo in grado di sfruttare al massimo sia la potenza tecnologica offerta sia il valore umano intrinseco in ogni attività di IA».