Le melodie del violino del mare, per dire che la SLA non chiude le porte al suono della vita. Anzi, conduce a nuove vibrazioni, che per essere tali vanno condivise. Con la musica, da Schubert a Morricone, a rompere il silenzio sulla malattia che immobilizza ma non rende immobili. Sono gli ospiti del “Progetto SLAncio” della cooperativa La Meridiana di Monza a ribadire con la loro presenza, con le loro emozioni, che bisogna sfatare il pregiudizio: certo, la SLA è una malattia gravissima, ma se il corpo si ferma, la mente si muove ancor più di chi sa ballare, correre, scalare montagne. Ed è questo il messaggio portato per la Giornata mondiale della Sclerosi laterale amiotrofica, il 21 giugno.
La SLA fa rumore: il violino del mare nei reparti
La Rsd San Pietro ha accolto le musiche e le melodie del violino realizzato con pezzi di legno dei barconi dei migranti recuperati a Lampedusa. Il violinista Andon Manushi ha fatto visita nei reparti di SLAncio per eseguire musiche di vario genere, ascoltato da ospiti, familiari e operatori. Ma è tutta la cooperativa La Meridiana ad aver condiviso un momento così importante: una coralità che viene chiesta a tutti. “Il Cittadino” sul numero in edicola giovedì 23 giugno accoglierà due pagine dedicate ai contributi dei colleghi della redazione di ScriverEsistere, la prima rivista scritta con gli occhi dalle persone con SLA nata proprio nella struttura di Monza. Luigi Picheca, Claudio Messa, Laura Tangorra e Pippo Musso si rivolgono ai lettori per raccontare sogni, idee, pensieri e il loro progetto di giornalismo sociale. Perché il messaggio di Progetto SLAncio è chiaro:
Il dolore di chi ha la SLA per assurdo è insopportabile quando non si è ascoltati, non si dialoga, non si comunica, quando si è dati per morti perché non si appare come gli altri.
La SLA da rumore, per richiamare i distratti
“In un mondo pieno di parole, forse il silenzio perde d’importanza, – sottolinea Luisa Sorrentino, Psicologa e coordinatrice della rivista scritta con gli occhi, Scriveresistere – anzi, rischia di essere percepito come luogo di tristezza, persino di angoscia, dunque, un luogo da evitare. Invece, drizzando le orecchie del sentire, è proprio dentro il silenzio che si nascondono le parole più vere, quelle che possono risvegliare dal letargo di una vita data per scontata.”
“In un giorno in cui per un attimo la SLA sembra protagonista almeno a parole, – precisa Roberto Mauri, Presidente de La Meridiana – abbiamo voluto fare un po’ di “rumore” per richiamare i distratti, creare un po’ di stupore“
La SLA fa rumore, il violino dei detenuti di Opera
Il violino del mare nasce dal progetto Metamorfosi, promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti. A trasformare il legno dei barconi provenienti da Lampedusa in oggetti di speranza sono le persone detenute della Casa di Reclusione Milano – Opera.
“Lo scopo è quello di trasformare – spiega Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Fondazione – il legno dei barconi in strumenti musicali e oggetti di testimonianza di carattere sacro, affinché le persone e soprattutto i giovani possano conoscere una realtà, quella dei migranti, che viene spesso rimossa, guardata con indifferenza o affrontata e raccontata in modo ideologico”.
La SLA fa rumore: come aiutare i progetti
Per sostenere i progetti de La Meridiana www.cooplameridiana.it IBAN: IT 87 N 05216 01630 000000003717 Per info: Rita Liprino. Telefono: 346 517 90 93 Indirizzo e-mail: rita.liprino@cooplameridiana.it