La Brianza produttiva ha retto bene. Finora. Un’opinione che accomuna i responsabili delle Banche di Credito Cooperativo di Triuggio e Barlassina, due istituti sempre vicini alle esigenze del territorio.
La riapertura settembrina delle fabbriche è, tradizionalmente, una verifica nella dinamica del tessuto industriale brianzolo. Che, dopo i problemi legati al periodo più difficile della pandemia, è tornato a macinare ordinativi con continuità. Ma la situazione resta ovviamente complicata, tra tensioni internazionali, difficoltà nel reperire le materie prime e la folle impennata dei prezzi di gas ed elettricità.
Bcc Triuggio e Valle Lambro e la ripresa: “Il problema è che le aziende non trovano personale”
La Brianza produttiva, intanto, fatica sempre a trovare personale specializzato per le proprie imprese. Una questione «vecchia», ma sempre attuale. «Uno dei problemi che gli imprenditori ci espongono – commenta Silvano Camagni, presidente della Bcc di Triuggio e Valle del Lambro, 12 filiali e 88 addetti – è proprio questo: cercano personale da inserire in azienda, ma non lo trovano. Le nostre aziende, in generale, stanno attraversando un buon momento, anche se soprattutto le imprese energivore sono alla prese con l’aumento della spesa energetica. Ma di riscontri particolarmente negativi, per ora, non ne abbiamo. Siamo banca del territorio, conosciamo bene la nostra clientela. I crediti deteriorati, per esempio, non crescono, ma diminuiscono».
Bcc e la ripresa: “L’aumento dei tassi preoccupa le famiglie”
Sul fronte delle famiglie, invece, la preoccupazione è inevitabilmente concentrata sull’aumento dei tassi. Una pesante variabile per chi ha stipulato un mutuo per acquistare la prima casa. «Fino a meno di un anno fa – aggiunge Camagni -, i tassi erano sostanzialmente stabili. Ora i mutui si stipulano ancora, ma c’è sicuramente una maggiore preoccupazione per l’innalzamento dei tassi. A luglio, durante l’assemblea di Federcasse, Antonio Patuelli, il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, ha appunto rilevato come i mercati finanziari siano molto volubili. Ci troviamo di fronte a una situazione che sta evolvendo in maniera imprevedibile. Gli orizzonti sono, forzatamente, ristretti».
Bcc Barlassina e la ripresa: “La speculazione sui costi dell’energia è finanziaria”
«I dati a tutta l’estate – riconosce Stefano Meroni, presidente della Bcc di Barlassina, 15 filiali per 170 addetti – sono stati buoni. La speculazione sui costi dell’energia, del resto, è finanziaria e non industriale. Certo, resta il fatto che il terzista del settore legno non ha margini di guadagno così elevati da poter sopportare un ulteriore aumento delle spese di produzione. L’aumento dei costi, in ogni caso, ha colpito tutti: l’affitto di un container dalla Cina è passato da 2mila a 10mila euro. Ma ha provato pure a costate 15mila euro. Ma qui non è la singola azienda che ha sbagliato qualcosa. Qui ormai la competenza è dei singoli Governi e dell’Unione Europea. Adesso servono misure forti e urgenti. Noi come banca del territorio ci stiamo attrezzando per assicurare il massimo sostegno alle imprese. Ora dobbiamo comunque cercare di individuare la luce in fondo al tunnel. Ma non devono essere solo gli imprenditori a cercarla».