Uno spiraglio tra le nubi che si erano addensate sopra la Edim Bosch di Villasanta, di cui nelle scorse settimane era stata annunciata la vendita con esuberi in Brianza e in Friuli. Mercoledì sindacati e società hanno trovato un accordo in un incontro all’Associazione Industriali di Belluno si è tenuto un incontro fra i sindacati e la società. Oggetto della discussione proprio la dichiarazione di 93 esuberi da parte dell’azienda nei siti di Villasanta e Quero.
Vendita Edim Bosch di Villasanta e Quero, l’accordo tra sindacati e azienda
Edim “ha ribadito la necessità di intervenire con una riduzione del personale al fine di rendere l’azienda più competitiva sul mercato – fanno sapere Fim Fiom e Uilm – A fronte dello stato di crisi del settore automotive, che ha investito anche la multinazionale tedesca“. Ma le sigle hanno manifestato la contrarietà a qualsiasi ipotesi di azioni unilaterali, “ribadendo la disponibilità ad avviare un percorso negoziale“.
Al termine dell’incontro è stata condivisa una dichiarazione di intenti che prevede il ritiro dei licenziamenti da parte dell’azienda, l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale più idoneo durante la fase di crisi e un eventuale percorso di uscite volontarie e incentivate. Allo stesso tempo Edim avvierà un programma di outplacement a carico dell’azienda, finalizzato alla ricollocazione di quei lavoratori che dovessero scegliere di aderire al percorso di esodo volontario e incentivato.
Vendita Edim Bosch di Villasanta e Quero: «Mobilitazione ripagata con il risultato»
«Non è stato semplice fare tornare il gruppo Bosch sui propri passi. La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Edim di Villasanta e Quero viene ripagata con il risultato che si governerà questa fase di crisi con l’utilizzo di ammortizzatori sociali e che si esclude il ricorso a licenziamenti coercitivi. Ci sono adesso tutte le condizioni per programmare un rilancio produttivo dei due siti», ha commentato Pietro Occhiuto di Fiom.