Fragilità e lavoro, convenzione tra L’Iride di Monza e l’ente salesiano di Sesto

Convenzione tra l’ente salesiano Fondazione CNOS-FAP Lombardia e Cooperativa sociale L’Iride, Il sindaco in visita alla sede operativa monzese.
Da sinistra, Enrico Novara, il sindaco Dario Allevi e don Elio Cesari

Siglata una convenzione tra l’ente salesiano Fondazione CNOS-FAP Lombardia e Cooperativa sociale L’Iride. Si tratta di un accordo che mira a costruire processi e strumenti d’inclusione, che facilitino e supportino l’inserimento di persone fragili nel mondo del lavoro.
La firma che ha sancito la convenzione è stata apposta don Elio Cesari, direttore delle Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni e dal pesidente del Consiglio di Gestione de L’Iride, Enrico Novara nella sede operativa de L’Iride dove molti operatori erano al lavoro, accanto ai tirocinanti inviati dai Salesiani. Ospite d’eccezione, il sindaco di Monza, Dario Allevi, che ha visitato la struttura e conosciuto diverse persone all’opera.

Convenzione a Monza, parlano i protagonisti

«Abbiamo scelto questo luogo inusuale per sancire una convenzione per il suo valore simbolico, qui ogni giorno adattiamo alla persona i processi e le fasi del lavoro; questa fatica ha senso perché valorizza l’umano e l’accordo che oggi firmiamo segna un passo avanti in questa direzione – ha spiegato NovaraAll’origine del nostro modo di operare c’è una scintilla comune, la passione per l’umano; è così che si è organizzata e costruita una risposta a bisogni concreti, generando un’esperienza di popolo, un fatto sociale».

Il sindaco Dario Allevi in visita alla cooperativa l’Iride di Monza

«Vogliamo dare di più a chi ha avuto di meno dalla vita – ha spiegato Don Elio Cesari, direttore delle Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni – Ed è precisamente ciò che in questo luogo si realizza quotidianamente da 40 anni».

Lavoro per i più fragili, Allevi: “Lavoro in rete fondamentale”

L’obiettivo dell’accordo, infatti, è quello di facilitare l’interazione, il rapporto e la transizione fra il percorso formativo e quello lavorativo, con una particolare attenzione verso le fragilità e la sensibilizzazione delle aziende al tema dell’inclusione. «Guardando questi volti le fatiche vengono dimenticate e le energie si ricaricano – ha detto AlleviAssistiamo al rafforzamento di una partnership che dimostra che il lavoro in rete è la caratteristica chiave, che rafforza e rinsalda l’opera del terzo settore nella nostra città»