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Candy di Brugherio: martedì 11 l’audizione in Regione Lombardia

Convocati i sindacati, la Haier Europe, il sindaco di Brugherio e la Provincia di Monza: sul tavolo la situazione dello stabilimento.
Brugherio Candy
Brugherio, lavatrici Candy

I rappresentanti sindacali e quelli di Haier Europe, poi il sindaco di Brugherio e il presidente della Provincia di Monza: sono loro i soggetti invitati a partecipare all’audizione convocata dalla commissione Attività produttive della Regione Lombardia per il prossimo martedì, 11 febbraio, con l’intenzione di capire la situazione dello stabilimento Candy dopo l’annuncio della chiusura quasi totale della produzione. A chiedere l’incontro è stato il consigliere regionale brianzolo Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega a palazzo Lombardia. La commissione ha chiesto ai sindacati di invitare anche i rappresenti della rsu del sito produttivo.

Candy di Brugherio in Regione Lombardia: la situazione

Il 20 gennaio l’annuncio della multinazionale Haier Europe dello stop alla produzione delle lavatrici Candy, a Brugherio, entro giugno 2025 e di altri 100 lavoratori investiti dalla procedura di riduzione del personale su base volontaria rivolta ai dipendenti delle sedi italiane. La parola fine su una storia di settant’anni, iniziata e fatta crescere da Eden Fumagalli, che negli anni ’60 era entrata in maniera prepotente nelle case degli italiani, quelli del boom economico che compravano l’auto, la televisione e i primi elettrodomestici. Una parabola in fase discendente da più di una decina di anni tra cali di produzione, ridimensionamenti, crisi, cassa integrazione.

La proprietà ha illustrato mercoledì 29 gennaio ai rappresentanti sindacali le opportunità relative al sito di via Comolli, inaugurato nel 1961. Il sito dovrebbe diventare un hub logistico. Alcune attività produttive verranno mantenute: la produzione e preparazione dei kit per il Service e la rigenerazione di elettrodomestici. L’hub logistico sarà europeo e dedicato alla distribuzione dei ricambi e accentrerà a Brugherio le operazioni attualmente gestite da società esterne in altri poli, quelli di Telgate in provincia di Bergamo e di Broni in provincia di Pavia.