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Stop produzione Candy a Brugherio, fine di un’era: interrogazioni in Regione, i sindacati e il cambiamento

Le reazioni allo stop alla produzione delle lavatrici Candy, a Brugherio, e di altri 100 lavoratori investiti dalla riduzione volontaria del personale.
Brugherio Candy
Brugherio, lavatrici Candy

Il 20 gennaio l’annuncio della multinazionale Haier Europe dello stop alla produzione delle lavatrici Candy, a Brugherio, entro giugno 2025 e di altri 100 lavoratori investiti dalla procedura di riduzione del personale su base volontaria rivolta ai dipendenti delle sedi italiane. La parola fine su una storia di settant’anni, iniziata e fatta crescere da Eden Fumagalli, che negli anni ’60 era entrata in maniera prepotente nelle case degli italiani, quelli del boom economico che compravano l’auto, la televisione e i primi elettrodomestici. Una parabola in fase discendente da più di una decina di anni tra cali di produzione, ridimensionamenti, crisi, cassa integrazione. Già prima del passaggio delle quote alla cinese Haier nel 2018.

Stop produzione Candy a Brugherio: interrogazione dell’M5S

Il sito brugherese sarà riconvertito con un piano che i sindacati inizieranno a conoscere a fine gennaio in un incontro con il management di Candy Hoover Group, la politica prova a muoversi: il Movimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione al presidente Fontana sul caso brugherese e sulla salute più in generale delle imprese in Lombardia, il leghista brianzolo Alessandro Corbetta ha chiesto con urgenza la convocazione di un’audizione in IV Commissione ‘Attività produttive’ con i rappresentanti del gruppo Haier e i sindacati.

Stop produzione Candy a Brugherio: interrogazione del leghista Corbetta

Il capogruppo della Lega lo ha spiegato in una nota: “Le notizie che arrivano dalla Candy sembrano riproporci un nuovo caso in cui una multinazionale – in questo caso il gruppo Haier – annuncia la riconversione o lo stop della produzione dopo aver acquisito uno di marchi che hanno fatto la storia dell’imprenditoria in Brianza e in Lombardia. Per questo motivo, a seguito delle indiscrezioni emerse circa lo stop della produzione di lavatrici della Candy di Brugherio dal prossimo mese di giugno, ho chiesto con urgenza la convocazione di un’audizione in IV Commissione ‘Attività produttive’ con i rappresentanti del gruppo Haier e i sindacati, affinché si possa avviare un confronto costruttivo per fare chiarezza sul futuro dei lavoratori e dell’impianto produttivo. La chiusura di uno stabilimento come la Candy rappresenterebbe una enorme criticità per tante famiglie e un intero territorio”.

Stop produzione Candy a Brugherio: l’impegno dei sindacati

Il futuro sembra già sufficientemente chiaro. I sindacati lunedì hanno firmato l’accordo per la nuova – importante – riduzione del personale e negli incontri che verranno continueranno a chiedere garanzie per i lavoratori.

«La fine di un’era – ha commentato Francesca Melagrana di Fim Cisl che con Fiom Cgil e le rsu siederà al tavolo con l’azienda – La Fim Cisl Mb da sempre ha affrontato i grandi cambiamenti nella storia dell’industria italiana, con nuove circostanze inaspettate o indesiderate nel lavoro. I grandi cambiamenti possono essere estremamente destabilizzanti per le persone che rappresentiamo e quasi sempre hanno rappresentato momenti di difficoltà per le lavoratrici e i lavoratori. Abbiamo chiesto e chiederemo nei prossimi incontri maggiori garanzie, vogliamo per tutti un cambiamento che non abbia lo scopo di danneggiarci; al contrario, vogliamo un cambiamento che venga a noi in modo intelligente, con l’intenzione di aiutarci a crescere e a sviluppare le qualità delle maestranze di Brugherio finora indebolite. La FIM sarà pronta per questa sfida. Ci auspichiamo lo sia anche il management di Candy».