Stop produzione Candy a Brugherio: interrogazione M5S in Regione

L'M5S ha presentato una interrogazione in Regione sullo stop della produzione Candy a Brugherio entro giugno e sulla salute delle imprese in Lombardia.
Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle
Marco Fumagalli, già consigliere regionale del Movimento 5 Stelle

Una interrogazione in Regione al presidente Attilio Fontana sullo stop della produzione di Haier nel sito di Brugherio entro giugno e sulla salute più in generale delle imprese in Lombardia. L’hanno presentata i consiglieri del Movimento 5 Stelle per “per chiedere di intervenire con misure concrete per contrastare l’impoverimento del tessuto produttivo lombardo e per il sostegno alle imprese in crisi”.

Stop produzione Candy a Brugherio: «Annunciata fin dal 2018, ignorare i segnali è stato irresponsabile»

«La chiusura dello stabilimento Candy di Brugherio rappresenta l’ennesima ferita al tessuto produttivo brianzolo e lombardo – ha spiegato il portavoce monzese dell’M5S, Marco FumagalliÈ un’altra conseguenza del capitalismo selvaggio imposto dalla globalizzazione e dall’ipocrisia di un’Europa che guarda solo al mercato e ignora il valore del lavoro, come già con i licenziamenti alla Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto. La chiusura della Candy era stata annunciata fin dal 2018. Ignorare questi segnali da parte delle istituzioni e delle associazioni degli imprenditori è stato un comportamento irresponsabile e ipocrita. Fare finta di nulla davanti a queste dinamiche dimostra un grave disinteresse verso la tutela del nostro patrimonio industriale e dei diritti dei lavoratori. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza nazionale che vede i lavoratori diventare sempre più poveri, mentre pochi finanzieri e speculatori accumulano ricchezze smisurate».

Stop produzione Candy a Brugherio: «Pensare a un protocollo d’intesa per intervenire in anticipo»

L’interrogazione in Regione chiede “la creazione di strumenti pubblici capaci di rilevare aziende strategiche, e profittevoli, per impedire che vengano chiuse o vendute al miglior offerente” e di “contrastare il costante impoverimento del tessuto produttivo lombardo e limitare le delocalizzazioni”.
Domandando anche se non sia opportuno «convocare Assolombarda, al fine di verificare le intenzioni dei relativi associati in merito alla salvaguardia del tessuto produttivo lombardo, valutando la possibilità di firmare un protocollo di intesa che permetta di intervenire in anticipo rispetto a situazioni di crisi o speculative», ha spiegato Paola Pizzighini, consigliera regionale M5S Lombardia.