Il gruppo cinese Qingdao Haier Co., Ltd. (SHA: 600690, “Qingdao Haier”) e la famiglia Fumagalli hanno firmato un accordo relativo alla combinazione delle attività di Haier e Candy : i primi investiranno 475 milioni di euro “per accelerare ulteriormente la propria crescita nel mercato europeo”. Stando alle agenzie ad Haier passerà il 100% della proprietà di Candy, stabilendo il quartiere europeo nella sede di Brugherio.
In una nota del gruppo Candy si legge che “Haier continuerà a investire in Candy per aumentarne la competitività in Europa e a livello globale. Unendo le proprie forze con l’attuale management team di Candy, Haier punta a espandere la propria leadership nel settore degli elettrodomestici intelligenti in Europa nell’era dell’Internet of Things e a fornire prodotti e servizi di alta qualità agli utenti europei e globali. Questo investimento segna una tappa importante nella strategia globale di sviluppo di Haier”.
Con il via libera di entrambi i cda delle società, Qingdao Haier prosegue la sua linea di espansione: nel 2017 il gruppo “si è posizionato per il nono anno consecutivo come maggior marchio di elettrodomestici al mondo in termini di vendite”. “Al completamento dell’accordo, i marchi principali di Haier, inclusi Candy/Hoover/Rosières, continueranno a produrre sinergie a livello globale e a promuovere l’innovazione di Haier insieme al progresso del mercato degli elettrodomestici europeo e mondiale”.
«Siamo felici di entrare in Haier – hanno dichiarato Beppe e Aldo Fumagalli di Candy – Qingdao Haier e Candy Group condividono la stessa visione, che è quella di continuare a migliorare la qualità della vita delle famiglie. Crediamo che la capacità di innovazione, tecnologia e design unite allo stile italiano di Candy si integreranno perfettamente con il modello operativo di Qingdao Haier. Insieme soddisferemo meglio le crescenti richieste di prodotti più personalizzati e renderemo migliore e più semplice la vita delle persone».
Il perfezionamento della transazione è previsto all’inizio del 2019. La transazione è ancora soggetta alla procedura regolamentare, all’approvazione delle autorità competenti nazionali e internazionali e alle altre consuete condizioni sospensive.