A Monza ci sono le architetture dell’ex macello. Oppure il progetto della ex tessitura Pastori e Casanova (con quell’idea di offrire alla città anche un museo, disegnato tempo fa da Gae Aulenti). Poi l’ex cotonificio Cederna o le ex case operaie dell’area Cambiaghi.
Esiste a Monza un patrimonio architettonico di valore storico e artistico che può essere salvato. E di questo parlerà un convegno organizzato alla camera di commercio di piazza Cambiaghi, a Monza, martedì 22 ottobre (dalle 9.30). Organizzato all’interno della rassegna Milano nei cantieri dell’arte, sarà aperto dal sindaco di Monza Roberto Scanagatti e da Filippo Falzone di Assimpredil Ance e coordinato da Massimiliano Carbonaro del Sole 24 ore. Sono previsti interventi di Giuseppe Riva, responsabile dell’urbanistica per il Comune di Monza, di Laura Rocca, del celebre studio di architettura monzese Roccatelier Associati, di Guido Ongaro dell’impresa Ongaro, Carlo Capponi (responsabile dell’ufficio beni culturali dell’arcidiocesi di Milano) ed Egidio Longoni, assessore monzese, oltre Michele Faglia, sindaco ed ex architetto, Giovanna Perego, architetto dello studio Spazioquindici e Gianni Barzaghi, della Camera di commercio.