Desio, al via il Concorso Presepi: lo stupore della Natività

Per iscriversi basta inviare una domanda a concorso.presepi.desio@gmail.com oppure telefonare al numero 3451359324 una commissione verrà a visitarlo

Lo stupore si rinnova. Dopo il successo dell’anno scorso, con 72 presepi in concorso e un pienone in chiesa per le premiazioni, a Desio ecco la seconda edizione del Concorso presepi in famiglia: la manifestazione dedicata a valorizzare e a diffondere la cultura e la tradizione del presepe. L’idea è di far riflettere le famiglie – e in particolare i ragazzi – sul valore spirituale della Natività. Papà, mamme e figli insieme attorno a Dio che si fa uomo e viene a vivere in mezzo a noi. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la Comunità pastorale, ha il patrocinio del comune di Desio con il contributo del Banco Desio.
L’edizione 2024 sarà impreziosita e resterà unica grazie alla partecipazione straordinaria di un presepe “fuori concorso” ma importante per il suo valore affettivo: sarà allestito a Desio la grandiosa Natività appartenuta a don Elio Burlon. Dopo aver donato a Desio la sua collezione privata di libri, l’ex parroco, rimasto molto legato alla città, ha voluto che fosse donato ai desiani anche il suo presepio personale. Una vera e propria “città presepe”, di grandiosa e di notevole qualità. Sontuoso nelle dimensioni e nella ricchezza, e con statuine di qualità fuori dal comune. Un dono alla città che ha innanzitutto un valore affettivo, dato l’intenso legame tra Burtlon e i desiani. Allestito in una casa privata, nei giorni dedicati al Natale sarà possibile visitarlo e sarà ancora una volta un segno della memoria ancora così forte e presente di don Elio Burlon in città.

Desio, al via il Concorso Presepi: è già possibile iscriversi, ai migliori un premio


Così, con questa sorpresa, il Concorso riparte. E la finalità non è certo cambiata: avvicinare le famiglie desiane a quella tradizione antica di 800 anni, che fa unire le persone di fronte a un Dio Bambino. «Rappresentare in modo quasi reale e visivo la scena della Natività ha un valore religioso importante – ha spiegato don Mauro Barlassina -. Nei prossimi anni mi piacerebbe dare vita, nei giorni del Natale, a un presepe vivente con i ragazzi e i giovani».
«Il presepe – ha proseguito Armando Mariani membro dell’organizzazione -rappresenta tante cose diverse tra loro. Per chi crede, è una sacra rappresentazione di un Dio bambino che viene nel mondo per portare una luce nuova e la salvezza per ogni uomo Per chi non crede, o è di un’altra religione, il presepe è una tradizione di grande valore artistico e culturale. È un’usanza fatta di creatività e artigianalità. Inoltre il presepe è storia perchè racconta la nascita di una delle più grandi figure storiche dell’umanità di tutti i tempi: Gesù». Secondo la tradizione, il primo presepe sarebbe nato la notte di Natale del 1223 dove, all’eremo di Greccio (vicino a Rieti), San Francesco si riunì insieme ad alcuni frati e contadini in una grotta per rappresentare in modo vivido e nuovo la scena del Natale.
L’anno scorso il ritorno del Concorso è stato un successo. Oltre alle tante adesioni è stato centrato l’obiettivo: unire le persone. Le uscite dei membri del comitato sono state più di una semplice visita valutativa.
«Siamo stati accolti come fratelli – raccontava Patrizia Luiati – Tutti ci attendevano con trepidazione e luce negli occhi». Ed è questo il motivo per cui i concorrenti hanno deciso di partecipare al Concorso. Non tanto per vincere, ma per mostrare agli altri il loro presepe. Spiegare come l’hanno creato, con le loro mani»