Briosco, la Giubiana accende la polemica: Casati contesta le dichiarazioni di Somaini

L'assessore e consigliera provinciale è andata all'attacco della segretaria del Partito democratico di Cantù, che aveva espresso i suoi dubbi su una tradizione di lungo corso
Il rogo della Giubiana: una tradizione irrinunciabile per Briosco

Polemiche sul rogo della Giubiana. A Briosco il fantoccio è salito sulla pira come da tradizione giovedì 30 gennaio. Idem nella vicina Cantù, dove la querelle ha avuto inizio con le dichiarazioni di Francesca Somaini, segretaria del Pd locale, che nei giorni scorsi aveva definito il rogo della Giubiana una tradizione anacronistica, che perpetua la violenza di genere. Dichiarazione che aveva fatto fare un balzo sulla sedia, tra gli altri, anche all’assessore alla Cultura di Briosco e consigliere per la provincia di Monza e Brianza Antonella Casati. «Boicottare i falò tradizionali che caratterizzano il territorio brianzolo in funzione di una fantomatica sensibilità ambientale moderna sembrava già una provocazione davvero insensata -ha commentato Casati in un comunicato diffuso ai mezzi di stampa-. Ma qualcuno è riuscito ad andare oltre».

Giubiana: l’affondo dell’assessore brioschese

Il fantoccio della Giubiana

A metà gennaio le misure antiinquinamento di primo livello attivate in provincia di Monza e Brianza avevano costretto Comuni, associazioni di volontariato e parrocchie ad annullare i falò già programmati in occasione di Sant’Antonio Abate, protettore dei campi e del bestiame. «Le manifestazioni folkloristiche locali brianzole aderivano perfettamente ai cicli della natura ed erano orientate a placare ansie e preoccupazioni legate al lavoro agricolo e all’allevamento -ha aggiunto l’assessore brioschese-. È partendo da questo contesto che dobbiamo soppesare la figura della strega Giubiana. In origine i fantocci erano simbolo e pegno di fecondità̀, l’onere e l’onore di curare e guarire toccava soprattutto alle donne che erano grandi conoscitrici tanto di erbe medicinali quanto di veleni. Era forse questa la magia femminile tanto temuta?».

Giubiana: un’occasione di festa ed aggregazione


Nel 2019 a Briosco fu presentato il saggio “Sacro, magia e tradizioni in Brianza”, secondo volume della collana “Le Brianze”, a cura di Franca Pirovano che ben ripercorre le origini di queste usanze contadine nella provincia monzese. «La Giubiana, che a Cantù̀ bruciano come strega, non può essere solo malvagia se in suo onore si fa tanta festa -ha concluso l’assessore Casati-. Perché ricordiamoci che di questo si tratta: un rito collettivo benaugurante che nella sua concezione moderna ha il solo scopo di fornire un momento di condivisione a cittadini e non, rievocando un retaggio di forte legame con la natura ed il territorio, che è sempre bene tenere vivo per trasmettere i valori positivi del vivere in armonia. E se il falò̀ è solo una festa, quello che tanto disturba la segretaria Pd di Cantù è solo un fantoccio».