È grande l’attenzione per la breve esistenza della poetessa milanese Antonia Pozzi, nata nel 1912 e morta suicida nel 1938. Mentre è in lavorazione il film ’Antonia’ della promessa del cinema italiano Ferdiando Cito Filomarino, nipote di Luchino Visconti e Rai 5 sta completando le riprese di una docu-fiction sulla vita della tormentata poetessa, l’editore Bellavite di Missaglia pubblica un’elegante raccolta delle ’Poesie pasturesi’. Sono versi scritti nei lunghi periodi trascorsi nella villa di famiglia a Pasturo, a contemplare le Grigne che tanto amava. Oltre alle poesie il volume raccoglie anche alcuni ritratti inediti e diverse fotografie scattate dalla stessa Antonia Pozzi. Per anni la sua eredità letteraria era stata affidata al libro ’Parole’, pubblicato postumo dal padre che intervenne pesantemente con tagli e omissioni. Il vero volto di Antonia Pozzi è emerso solo dopo la morte della madre di Antonia che lasciò tutte le proprietà di famiglia e le carte della figlia alle Suore del Preziosissimo Sangue di Monza che la accudirono negli ultimi anni di vita. Negli anni Ottanta il paziente lavoro di suor Onorina Dino (che è coordinatrice editoriale della raccolta ’Poesie pasturesi’) ha fatto conoscere tutto il corpus poetico e ricostruito il suo pensiero. Nelle prime pagine del volume (Poesie pasturesi, Bellavite, 80 pagine, 15 euro) tutto l’amore della poetessa per Pasturo che compare anche nella lettera alla famiglia il giorno in cui si tolse la vita: «Desidero essere sepolta a Pasturo, sotto il masso della Grigna, fra cespi di rododendro. Mi ritroverete in tutti i fossi che ho tanto amato e non piangete, perché ora io sono in pace».
Antonia Pozzi e la montagna Ricordi ai piedi delle Grigne
Negli anni Ottanta il paziente lavoro di suor Onorina Dino (che è coordinatrice editoriale della raccolta ’Poesie pasturesi’) ha fatto conoscere tutto il corpus poetico e ricostruito il pensiero di antonia Pozzi. «Desidero essere sepolta a Pasturo, sotto il masso della Grigna, fra cespi di rododendro».
