Tra i primi eventi inseriti nel ricchissimo calendario di “30 giorni di cultura”, varato dalla consulta della Cultura del comune di Seregno d’intesa con il medesimo assessorato, sabato 23 aprile è stata inaugurata in sala Minoretti del circolo culturale san Giuseppe di via Cavour, la mostra fotografica “David Maria Turoldo – La ricerca dell’uomo”, curata da Gabriele Tonizzo, promossa la locale circolo Acli Leone XIII, a 30 anni dalla scomparsa di un profeta dei nostri tempi e a 105 della sua nascita.
Padre Turoldo: l’inaugurazione
All’evento era presenti la presidente del circolo san Giuseppe Rosy Colombo, il prevosto monsignor Bruno Molinari, il sindaco Alberto Rossi con gli assessore Federica Perelli (Cultura) e Laura Capelli (Servizi sociali), Giovanni Gianola e Mauro Frigerio delle locali Acli.
Una mostra fotografica realizzata dal centro studi dedicato a padre Turoldo, e presieduto dal teologo e biblista padre Ermes Ronchi, che ne ripercorre i momenti più significativi della vita. Allestita inizialmente nella sua casa natale in Friuli, nella frazione di Coderno a Sedegliano in provincia di Udine.
Padre Turoldo: la mostra
La mostra copre, seguendo un ordine cronologico, l’intero periodo della sua vita e ripropone le passioni e le tappe fondamentali con l’evidenza e la forza dell’immagine, a cui la patina del tempo aggiunge fascino ed efficacia comunicativa. Anche i tanti che non hanno conosciuto padre Turoldo, e magari neppure ne hanno sentito parlare, possono accostarsi alla sua vicenda, intreccio di fede, poesia, storia, umanità di un Novecento ricco di aspirazioni da sempre al cuore di ognuno: giustizia, pace, bellezza.
Di quelle aspirazioni, di quei sogni Turoldo, era stato riconosciuto come cantore, ma anche è stato un coraggioso realizzatore di imprese generose e creative. La mostra formata da 40 fotografie corredate da brevi testimonianze scritte, offre un primo assaggio, il cui interesse può essere approfondito nella lettura di libri pubblicati da Turoldo o a lui dedicati. Testimoni come padre Turoldo hanno insegnato a non tenere la vita per se stessi e consegnato la fiducia di pensare un bene possibile già sulla terra. La mostra si può visitare tutti i giorni fino al 1 maggio.