Un altro step superato. C’è anche il libro della monzese Alessandra Carati tra i sette finalisti del Premio Strega, il più importante premio letterario italiano. Si tratta di “E poi saremo salvi” edito da Mondadori. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato ogni anno a un autore o a un’autrice che abbia pubblicato in Italia un libro di narrativa – un romanzo o una raccolta di racconti – tra il primo marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso.
Premio Strega 2022, il libro “E poi saremo salvi” di Alessandra Carati
Il libro della Carati, uscito nel mese di aprile dello scorso anno, è come lei stessa afferma “la storia intima di una famiglia, in stretta correlazione con la grande Storia, lo scenario europeo dei primi anni Novanta, in particolare la guerra nei Balcani”.
Aida, la protagonista, è una bambina bosniaca costretta a fuggire dalla sua terra dilaniata dalla guerra. Riuscirà tra mille difficoltà a raggiungere l’Italia e il suo papà, ma dovrà vivere in un paese straniero accanto a genitori che si sentono, esuli e alla continua ricerca di un “altrove”.
Premio Strega 2022, sette finalisti invece della “cinquina”
Per la prima volta quest’anno i libri finalisti al Premio Strega – che verrà assegnato il 7 luglio in una cerimonia al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma – sono sette invece che cinque.
Nel suo racconto Carati vuole fare riflettere sugli orrori di una guerra che si è consumata vicino ai nostri confini, ma che presto è stata dimenticata. L’idea di scrivere “E poi saremo salvi” ha preso forma negli anni. I primi passi risalgono addirittura al 2008.
“Da lì la strada è stata: ricerca sul campo, studio, frequentazione di materiali diversi – spiega l’autrice – La prima stesura l’ho fatta tra il 2016 e il 2017. Negli anni il libro è cambiato molto, attraverso riscritture e progressive messe a fuoco”.
Premio Strega 2022, chi è Alessandra Carati
Dapprima editor, ghostwriter e formatrice, Carati scrive sin da quando era bambina. Nel 2019 aveva scritto a quattro mani con Daniele Nardi, l’alpinista laziale che riposa per sempre insieme al suo compagno di avventura Tom Ballard sul Nanga Parbat, una delle vette più alte del pianeta, il libro “La via perfetta”. Un’esperienza toccante, dato che l’autrice aveva condiviso con i due scalatori tanti momenti in Pakistan, e soprattutto il mantenimento di una promessa fatta a Nardi.
“La notte prima che io ripartissi per l’Italia – aveva raccontato Carati – Daniele mi aveva fatto leggere il testo di un’email che stava spedendo: se non dovessi tornare dalla spedizione 2018-2019 desidero che Alessandra Carati continui a scrivere il nostro libro perché voglio che il mondo conosca la mia vicenda di vita. Sono rimasta senza parole. Lui mi ha detto che era sicuro che non sarebbe successo niente, che alla fine della spedizione io l’avrei cestinata, ma voleva essere certo che quel libro uscisse e alle 23.36 ha premuto il tasto invio”.
