La Corale Monzese torna in scena: al Binario 7 con la Cavalleria rusticana

Mancano solo gli ultimi dettagli, poi il sipario del Binario 7 sarà pronto ad aprirsi per i coristi della Corale Monzese che domenica 29 marzo alle 16.30 metteranno in scena “La Cavalleria rusticana” di Mascagni. Ingresso libero.
La Corale Monzese torna in scena: al Binario 7 con la Cavalleria rusticana

Mancano solo gli ultimi dettagli, gli accordi finali degli strumenti e le rifiniture delle voci poi il sipario del Binario 7 sarà pronto ad aprirsi ed a svelare il canto ed i costumi dei coristi della Corale Monzese che domenica 29 marzo alle 16.30 metteranno in scena “La Cavalleria rusticana”, melodramma in un atto musicato da Pietro Mascagni.

Diretti dal maestro Aldo Ruggiano una quarantina di coristi ripercorrerà le vicende amorose di quattro giovani siciliani in un crescendo di gelosie, tradimenti e sfide violente. Nel ruolo dei protagonisti Isabella Mangiarratti (Santuzza), Diego Cavazzin (Turiddu), Darrel Kirkman (Alfio), Bosiljka Stefanovic (Lola), Laura Levati (Lucia, mamma di Turiddu).

Ad accompagnare cantanti e coro saranno Luigi Palombi al pianoforte e Dora Scapolare all’arpa. L’emozione è grande ma la voglia di ritornare sul palcoscenico per rappresentare un’opera completa supera ogni batticuore. «Siamo felici ed orgogliosi di questo nostro progetto-sottolinea la presidente della Corale Monzese Piera De Luca- Se siamo riusciti a portarlo a termine lo dobbiamo all’impegno del nostro maestro Aldo Ruggiano e di tutti quanti i coristi che con costanza, passione ed entusiasmo hanno provato e riprovato le loro parti per poter mettere in scena un lavoro così prestigioso”. L’evento di domenica è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Monza che per la Corale si è sempre rivelato un partner importante.

«Il Comune ci è sempre stato vicino -precisa la presidente- ha sempre creduto nelle nostre iniziative e mi sembra giusto ringraziare pubblicamente l’assessore alle Politiche culturali Francesca Dell’Aquila che è sempre stata presente ai nostri concerti».

Ma come si diventa coristi di una formazione che con i suoi centoventisette anni è l’associazione culturale più longeva presente sul territorio cittadino? «Il primo requisito -spiega Piera De Luca- è essere intonati ed avere orecchio per la musica. Non c’è bisogno di essere degli esperti del pentagramma. Il maestro Ruggiano, che è un docente validissimo, viene in aiuto dei coristi con lezioni di teoria e solfeggio. E poi bisogna avere costanza, assiduità, rispetto degli impegni ed amore per la lirica. Dato che si tratta di un coro non è necessario avere delle voci particolari che emergano sulle altre. Al contrario bisogna lavorare per creare un’armonia ed amalgamarsi con le altre voci».

La Corale si ritrova di prassi una volta la settimana, ogni lunedì sera dalle 20.30 alle 23, ma in prossimità dei concerti gli incontri diventano più frequenti ed il maestro riceve i coristi a piccoli gruppi per meglio provare le varie parti. Il pomeriggio si aprirà con alcune arie d’opera eseguite da voci soliste poi, dopo una breve illustrazione della Cavalleria Rusticana e del personaggio di Gemma Bellincioni, Alfio e Turiddu entreranno in scena. L’ingresso è libero.