Intiglietta e De Bortoli relatori a Seregno di un incontro su don Giussani

L'appuntamento ha aperto il percorso di una mostra in galleria Mariani, visitabile fino a domenica 5 febbraio, nel centenario della nascita del sacerdote
Da sinistra, Ferruccio De Bortoli, Antonio Intiglietta ed Alberto Sportoletti

La mostra “Giussani 100. 1922-2022, centenario della nascita”, proposta nella galleria Mariani di via Cavour a Seregno tra venerdì 3 febbraio e domenica 5 febbraio, per iniziativa della comunità pastorale San Giovanni Paolo II, dell’associazione culturale Umana Avventura, del Banco di Solidarietà Madre Teresa e della locale comunità di Comunione e Liberazione, ha conosciuto un’importante momento di approfondimento sulla figura di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, nella serata di venerdì 3 febbraio, quando nella vicina sala Gandini di via 24 maggio, moderati da Alberto Sportoletti, componente del coordinamento Associazioni e Movimenti della Diocesi di Milano, si sono confrontati Antonio Intiglietta, presidente della società per azioni Ge.Fi., e Ferruccio De Bortoli, presidente della Fondazione “Corriere della Sera”, quotidiano di cui è stato in passato direttore, come de “Il Sole 24 Ore”. L’incontro, che ha registrato anche le introduzioni di Carlo Camnasio, presidente dell’associazione Umana Avventura, del prevosto monsignor Bruno Molinari e del sindaco Alberto Rossi, ha riscontrato una numerosa presenza di pubblico.

Don Giussani: i punti di vista differenti dei relatori

«È difficile per me parlare di un padre -ha esordito Intiglietta, riferendosi a don Luigi Giussani-. Con don Giussani ho incontrato la persona più affascinante della mia vita. Ho conosciuto un uomo che viveva intensamente la realtà e che ti aiutava a capire che la fede è un di più di umanità ed è la pienezza della vita». Ed ancora: «Don Giussani è stato un grande educatore ed un grande padre. Più vado avanti, più comprendo che ho ancora tanto da capire della sua lezione. Il bisogno di educazione è comunicazione della pienezza della vita ed è ciò che è stato dimenticato nel mondo contemporaneo». Differente è stato il punto di vista offerto da De Bortoli, che ha messo a frutto sue osservazioni, pur non avendo vissuto in prima persona, al contrario di Intiglietta, l’esperienza di Comunione e Liberazione: «Ho seguito don Giussani per ragioni professionali, senza avere con lui contatti personali, né una particolare vicinanza. La centralità del suo pensiero è essenziale per una forma di riscatto della chiesa nella società odierna. Non è vero che la figura di don Giussani sia patrimonio solo di Comunione e Liberazione, ma lo è invece della società intera». La riflessione del giornalista è quindi proseguita: «Don Giussani ci ha indicato che il prossimo non è la proiezione di noi stessi e che ogni giorno ci dà la possibilità, anzi la gioia, di fare qualcosa per gli altri. Alla sera, guardandoci indietro, possiamo dire di aver fatto molto, ma non ancora tutto».

Don Giussani: la mostra in galleria Mariani

La mostra “Giussani 100. 1922-2022, centenario della nascita”, promossa dalla Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli e consultabile all’indirizzo mostra.luigigiussani.org nella sua versione online, curata dalla fraternità di Comunione e Liberazione, guida per mano il visitatore in un percorso di conoscenza della personalità di don Luigi Giussani, alternando riflessioni e commenti a momenti di ascolto diretto di brani audio e video, tratti da suoi interventi e discorsi. In galleria Mariani, la rassegna è accompagnata dalla documentazione sul legame tra il sacerdote ed il territorio di Seregno e potrà essere visita anche domenica 5 febbraio, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.