Alessandra Carati e il Premio Strega: “Risultato oltre le aspettative, c’è voglia di libri”

La scrittrice monzese parla di sé, dello Strega e dei risultati a pochi giorni dalla finale a Roma in cui si è classificata terza.
I finalisti del Premio Strega 2022, a sinistra Alessandra Carati
I finalisti del Premio Strega 2022, a sinistra Alessandra Carati pagina Fb del Premio Strega

Un tocco di Monza alla 76esima edizione del Premio letterario Strega vinto dagli “Spatriati” di Mario Desiati, storia di due giovani andati via dall’Italia che vivono al disopra delle “normali” regole del contesto sociale, così come vuole l’accezione dialettale (pugliese) dell’aggettivo che li definisce. Al terzo posto si è classificata la scrittrice monzese Alessandra Carati con il suo romanzo “E poi saremo salvi” che narra “la storia intima di una famiglia, in stretta correlazione con la grande Storia, lo scenario europeo dei primi anni Novanta, in particolare la guerra nei Balcani”.

La finale dello Strega, Carati, la voglia di libri

Un libro che aveva pensato già nel 2008.  Il giorno dopo la finale, che è stata trasmessa in diretta televisiva, Carati non nasconde la propria emozione, non solo relativa alla serata romana organizzata nel contesto del Museo Etrusco di Villa Giulia ma per tutta l’esperienza vissuta nelle ultime settimane nelle quali ha fatto conoscere il suo libro in diverse zone d’Italia e persino fuori dai confini con gli altri finalisti dello Strega.

“Sono stati momenti, intensi, importanti -sottolinea- direi anche nutrienti dal punto di vista umano e professionale. Ho incontrato lettori, colleghi, librai, addetti ai lavori. Ho riscontrato nel pubblico di tutte le piazze il desiderio di leggere, di ascoltare, di imparare. Una gran voglia di libri che mi ha fatto un immenso piacere”. Una delle tappe più rilevanti di questo tour si è svolta nell’Istituto italiano di Copenaghen dove la scrittrice ha riscosso grande interesse e profondo apprezzamento da parte di connazionali e di cultori della nostra lingua.

Lo Strega e Carati: “Oltre le mie aspettative”

“La serata in cui è stato assegnato il premio Strega -continua Carati- è stata una grande festa, l’occasione per stare insieme e condividere il percorso fin qui compiuto con gli altri scrittori. A movimentarla ci si è messa pure la pioggia che ha impedito di rispettare il rituale”. Alessandra Carati confessa che non si aspettava di vincere.

“Ero un’esordiente -spiega- in finale sono arrivati scrittori che avevano molta più esperienza di me. Sono, comunque, felice, soddisfatta. Questo piazzamento è andato oltre le mie aspettative”.

Al secondo posto si è classificato “Quel maledetto Vronskij” di Claudio Piersanti. Quarta posizione per Veronica Raimo con Niente di vero, già vincitrice dello Strega Giovani. Quinto Marco Amerighi con Randagi, sesto Fabio Bacà con Nova  e ultima Veronica Galletta con Nina sull’argine. I finalisti quest’anno sono stati eccezionalmente sette, dato che la semifinale di Benevento si era chiusa con un ex aequo e un ripescaggio di un editore indipendente, così come prevede il regolamento. 

Ora Carati si appresta a riempire la sua agenda per presentare il suo romanzo su e giù per l’Italia, ma anticipa di essere già al lavoro per un altro progetto, un altro libro da scrivere e un’altra storia da raccontare