Vuole vedere il Duomo di Milano e mangiare “Milan food” ma è a Seregno (e fa foto alla Basilica)

Il figlio che regala un viaggio a Milano al papà tedesco, il papà che si ritrova inconsapevolmente a Seregno a fotografare la Basilica e mangiare cotoletta e patatine
La basilica San Giuseppe di Seregno

Credeva di trovarsi a Milano invece era a Seregno. E quello che gli è stato indicato come il duomo (di quella che lui continuava a ritenere la metropoli) era in realtà la basilica di San Giuseppe. E si è sentito comunque a Milano anche quando si è seduto a mangiare in un bar e ha chiesto “Milan food”: gli sono stati serviti una cotoletta con patatine. “Credo che papà ricorderà per sempre il Duomo di Seregno e quella cotoletta come la vera cucina milanese” scrive il figlio al gruppo Facebook “Viaggi da incubo” quando racconta del regalo, un viaggio appunto, fatto al padre tedesco: volo economico con destinazione Milano, partenza da Monaco.

Il regalo al papà tedesco: si ritrova a Seregno invece che a Milano (ma non lo sa)

Padre e figlio fanno il viaggio aereo insieme, “per papà era la prima volta in Italia”, l’atterraggio a Orio al Serio e il figlio lo lascia per un appuntamento urgente di lavoro a Brescia non prima di avergli impostato Google Maps offline “col tragitto Duomo di Milano” e averlo fatto salire “su un Flixbus, dicendogli che in un’ora sarebbe arrivato”. Due ore dopo al figlio arriva un messaggio del padre su WhatsApp: “Credo di essere a Milano, ma non trovo il Duomo. Ho chiesto a una signora e mi ha detto che è ‘dall’altra parte’.” Ma quando papà manda una foto per spiegarsi, quella che appare è la stazione ferroviaria di Seregno.

Il papà tedesco a Seregno: alla domanda “Where is Duomo” gli hanno indicato la Basilica San Giuseppe

“A quanto pare aveva sbagliato fermata (o il bus era cambiato?) – scrive il figlio sul social – e, convinto di essere già a Milano, ha passato il pomeriggio a girare per Seregno chiedendo in inglese “Where Duomo?”. Gli hanno indicato una chiesa locale che lui ha fotografato entusiasta. Poi si è seduto a mangiare in un bar dove ha chiesto “Milan food”, e gli hanno dato una cotoletta con patatine”.

Deluso? Non proprio: “La parte più bella è che, quando l’ho recuperato in serata, lui era contentissimo. Mi ha detto: “Milano è più piccola di quanto pensassi, ma molto tranquilla. E le persone sono state tutte gentili.” Non ho avuto il cuore di spiegargli che non era mai arrivato a Milano. Abbiamo rimediato il giorno dopo, ma credo che si ricorderà per sempre “il Duomo di Seregno” e quel piatto di cotoletta come la vera cucina milanese”.

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