Individuava le sue vittime nei centri commerciali, nei bar e nelle stazioni di servizio. A Monza, il 19 marzo, ha visto una 12enne in compagnia di alcune amiche in un fast-food in un centro commerciale in zona stadio, l’ha seguita fino a casa e lì, nell’ascensore del palazzo, l’ha letteralmente assalita, molestandola pesantemente. La ragazzina è riuscita a reagire mordendolo a una mano e poi a fuggire.
Un assalto, l’ultimo, sentito dai condomini che hanno visto distintamente l’aggressore in faccia, tanto da poterlo descrivere accuratamente alla polizia che l’ha poi individuato a Imola (Bologna), dove aveva cercato rifugio dopo essersi reso conto di essere ormai braccato. Arrestato quattro giorni fa dagli agenti della Squadra mobile milanese e da quelli del commissariato di Monza, che hanno anche partecipato alle indagini, di fronte al gip di Bologna ha confessato anche un altro episodio avvenuto a Casatenovo, sempre il 19 marzo, ed è stato quindi ristretto nel carcere bolognese.
Martedì 27 marzo la Procura di Monza ha diffuso un filmato nel quale si evidenzia il volto del sospettato con un invito esplicito alla stampa a divulgarlo in quanto il sospetto degli investigatori è che si tratti di un manico seriale che potrebbe aver colpito numerose altre volte: si invitano quindi altre potenziali vittime a farsi avanti.
L’uomo, Raul R.D.S. un 36enne italo-brasiliano di Berbenno di Valtellina (Sondrio), condannato in passato a 4 anni per altri tre episodi di violenza sessuale a minori e con precedenti per aggressione, minacce, lesioni, ingiurie e violenza privata, secondo quanto affermato in Procura probabilmente stava già pianificando una nuova aggressione sessuale proprio a Imola.
Le immagini dell’arrestato