Vimercate pensa a un nuovo assetto per Villa Sottocasa sempre più polo culturale

L'amministrazione di Vimercate vuole sviluppare nuovi modelli gestionali economici e giuridici della parte pubblica della storica residenza.
Villa Sottocasa sede provincialeA Vimercate si riparte da zero

Palazzo Trotti a Vimercate pensa a un nuovo assetto di Villa Sottocasa per sviluppare modelli gestionali, economici, giuridici e di raccolta fondi per l’intero complesso che ha al suo interno il Must che negli anni è diventato un riferimento ben oltre i confini di Vimercate e la parte privata della famiglia Berlusconi in fase di ristrutturazione. La giunta Cereda lo scorso 16 febbraio ha deliberato su indicazione del Comitato Scientifico del Museo del Territorio, la realizzazione di uno studio di fattibilità proprio perché il polo culturale di via Vittorio Emanuele diventi ancora più importante e completo rendendolo ancora più sostenibile.

Vimercate pensa a un nuovo assetto e i tempi che cambiano

“In un mondo che cambia tanto velocemente – secondo l’Assessora alla promozione della Città Elena Lah – non possiamo permetterci di non avere un solido piano di gestione della Villa Sottocasa, che comprenda un modello di gestione e un business plan sostenibile economicamente. Il Must non è più una scommessa, deve crescere sviluppando soprattutto quelle parti legate alla storia – anche industriale – del nostro territorio. Perché la cultura possa essere anche sostenibile, oltre che un valore in sé.” “Villa Sottocasa e il Must, ai quali a breve si aggiungeranno i Giardini della Villa che verranno aperti nel corso del 2024, devono diventare sempre di più uno dei poli culturali attrattivi della nostra città. Per farlo però c’è bisogno di scegliere la forma di gestione più adatta, che possa permettere al polo di svilupparsi adeguatamente, anche aprendosi, se funzionale, a collaborazioni esterne – ha concluso l’esponente dell’esecutivo- . Su questo il nostro approccio è molto laico: abbiamo tra le mani una risorsa ad alto potenziale che va messa nelle condizioni di potersi sviluppare. Una crescita di questo spazio peraltro sarebbe un notevole volano anche per l’attrattività del nostro centro storico, con tutte le ricadute positive che questo comporta anche in termini di indotto economico, ad esempio sul commercio”.