L’ex immobile di Ruginello confiscato alla mafia in via Maria Ausiliatrice diventerà la sede di nuovi alloggi per persone in condizioni di fragilità estrema che non possono accedere direttamente alle case comunali con quattro monolocali e un dormitorio per i senzatetto.
Un doppio progetto da circa 1,5 milioni di euro con finanziamenti Pnrr con capofila OffertaSociale che per conto dell’ATS Vimercate ha sottoscritto con l’Amministrazione Centrale titolare degli interventi presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali l’accordo per la realizzazione di interventi legati alla componente “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”. La giunta ha approvato in settimana i due piani di fattibilità.
Vimercate, l’ex immobile della mafia e il doppio progetto
Nel dettaglio i due progetti di fattibilità tecnico economica sono così suddivisi: il primo progetto con quadro economico complessivo di spesa pari a 500.000 euro riguarda la ristrutturazione edilizia dell’immobile attraverso la realizzazione, al secondo piano dell’edificio, di quattro monolocali, dotati di servizi igienici ad uso esclusivo, modulabili attraverso un sistema di connessione in due bilocali da destinare come minialloggi con funzioni assistenza alloggiativa temporanea per singoli o nuclei familiari in difficoltà estrema che non possono immediatamente accedere all’edilizia residenziale pubblica e che necessitino di una presa in carico continuativa (azione housing first). Il secondo progetto, relativo alla linea di finanziamento “Stazione di posta” ha un quadro economico complessivo di spesa di 910.000 euro e prevede l’inserimento al piano terra nella zona di accesso all’immobile di spazi dedicati all’attesa e al servizio di informazioni, al piano rialzato l’inserimento di ambulatori, servizi ed uffici, mentre al piano seminterrato sono localizzati i dormitori e la mensa, oltre che ai servizi igienici e ai locali per la guardiania. L’immobile, su tre piani, ampio 600 metri quadrati, con un giardino di pari metratura fu confiscato alla criminalità organizzata nel 2012 e nel 2021 l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati lo consegnò al Comune di Vimercate che ne è diventato proprietario. Un immobile sequestrato alla criminalità organizzata che adesso grazie ai fondi del PNRR diventerà un luogo per le persone che vivono in una condizione di fragilità.
Vimercate, l’ex immobile della mafia e le parole di Foà
“L’Ufficio di Piano ha raccolto l’indirizzo politico di tutti i Comuni dell’Ambito di sviluppare nell’area “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale” le linee di investimento coerenti con quelli degli obiettivi del Piano di Zona 2021-2023 in maniera da rispondere a precisi bisogni del territorio – ha commentato Maria Teresa Foà, assessora alla Cura delle Persone –. Ci tengo infine a sottolineare, che i risultati sono stati raggiunti anche grazie alle relazioni e competenze dell’Assessore Sergio Frigerio e degli uffici dell’area PNRR e investimenti che hanno saputo finalizzare i processi per sostenere la centralità della nostra città, prescelta come sede di nuovi spazi e servizi, che ridaranno vita e funzione sociale ad una struttura di proprietà del Comune di Vimercate, che sarà ora oggetto di un intervento importante di riqualificazione”.