L’ex fabbrica di lampadari a Ruginello confiscata alla mafia ora può diventare un luogo per il reinserimento lavorativo delle categorie svantaggiate e di aggregazione per giovani e fragili. Giovedì 6 maggio le chiavi dell’immobile sono state consegnate al sindaco Francesco Sartini dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
L’edificio si trova a Ruginello, in via Maria Ausiliatrice, nei pressi della chiesa parrocchiale della frazione: 600 metri quadrati distribuiti su 3 piani, dove si producevano lampadari; all’esterno un giardino di altri 600 metri quadrati.
«Il bene è stato confiscato per mafia nel 2012 e, grazie all’interessamento di un nostro consigliere, nel 2019 abbiamo scoperto che c’era questo spazio a disposizione – ha detto Sartini -. Quindi ci siamo messi in contatto con l’Agenzia e ora che ne siamo entrati in possesso, visto che si tratta di una fabbrica che produceva lampadari, vogliamo portare una nuova luce di legalità con progetti per l’inserimento lavorativo di disabili e categorie svantaggiate, oltre a farlo diventare un punto di riferimento per giovani e categorie fragili».