Vimercate fa festa per ringraziare don Mirko: “Vi voglio bene”

Una messa speciale per il prevosto di Vimercate prossimo alla pensione con una chiesa stracolma.

Una chiesa di Vimercate stracolma come non mai per ringraziare don Mirko Bellora domenica mattina 18 giugno per i suoi 14 anni di servizio facendo crescere la comunità pastorale Beata Vergine. “Vi voglio bene e vedere tutti questi volti mi riempie di gioia – ha detto il sacerdote prossimo alla pensione –, ho vissuto un’esperienza meravigliosa”. Non è solo una questione di ringraziamenti, ma anche di insegnamenti per il prevosto che da settembre verrà sostituito dal vicario episcopale di Lecco monsignor Maurizio Rolla.

Vimercate fa festa e lo sguardo ala futuro

” Dio è colui che vince il male potete starne certi – ha detto durante la sua omelia –. Serve vivere con una mentalità vincente come ha fatto Alex Zanardi quando si è ritrovato senza gambe e ha deciso di vivere per la parte del corpo che gli era rimasta e Roberto Vecchioni e Francesco Guccini gli hanno cucito addosso una canzone che recita “se non potrò correre né camminare imparerò a volare” (dal testo Ti insegnerò a volare)”. Don Mirko però guarda avanti e aggiunge che “ho tanto passato con 53 anni di sacerdozio, ma sono convinto che in ciascuno di noi vive la speranza e come diceva Salvatore Dalì “più di tutto mi ricordo il futuro””.

Vimercate fa festa e i tanti doni

Don Mirko Bellora messa di ringraziamento Vimercate

Tanti gli applausi , i regali e gli omaggi al responsabile della comunità pastorale da parte delle amministrazioni comunali di Vimercate e Burago compreso un quadro ligneo rappresentante la collegiata di Santo Stefano. Alcune targhe da parte di Avps e i vigili del fuoco volontari, la preghiera dell’Azione Cattolica, un libro sui 14 anni trascorsi in città da don Mirko con una raccolta di foto inedite, una Bibbia da collezione, un portalibri a forma di gufo (proprio per gli occhi profondi che guardano in avanti) perché come ha tenuto a ribadire lo stesso prete “manteniamo i rapporti con le persone guardandole negli occhi”. Oltre a una cena per dieci persone preparata dallo chef Marcello Passoni, una lettera di un bambino con una cartina dei cantieri della città per trascorrere il tempo ora che andrà in pensione e anche un quadernetto dove scrivere i voti agli operai, una riproduzione della Champions persa dall’Inter e pure la maglietta originale di Lautaro autografata che non ha mollato un secondo. Oltre a una serie di cartelloni preparati dai bambini del catechismo.