Villasanta avrà una nuova palestra nel quartiere di Sant’Alessandro. Ora è ufficiale: il Comune può tenere in cassa circa 2,5 milioni di euro dei 3 milioni escussi complessivamente dalle fidejussioni delle assicurazioni Allianz e Vittoria Assicurazioni che Villasanta Village aveva sottoscritto, quando aveva iniziato i lavori di realizzazione del comparto nord, e con quei soldi avrebbe garantito opere di urbanizzazione per il quartiere e la costruzione di una palestra in favore del paese.
Le due assicurazioni avevano promosso in tribunale una causa contro il Comune per farsi restituire in toto quei famosi 3 milioni, ma il giudice aveva deciso con la sentenza di settembre che l’amministrazione era tenuta a restituire solo 500mila euro alle due società assicurative, mentre i 2,5 milioni di euro potevano rimanere nelle disponibilità dell’ente comunale.
Ora il sindaco Luca Ornago, che ha parlato senza mezzi termini di «una prima vittoria per quanto riguarda l’ecomostro di cui si parla sempre e solo in chiave negativa» insieme alla giunta nella pianificazione del bilancio triennale 2019-2021 presentato in consiglio giovedì scorso, ha inserito circa 225mila euro per la progettazione nel 2020 e circa 2 milioni di euro nel 2021 per l’edificazione della struttura.
Quanto poi sia necessaria in paese una palestra è evidente facendo un rapido giro tra le società sportive inerenti il basket, il judo e altre discipline sempre a caccia di spazi per fare allenare i propri atleti. Prossimamente ci saranno anche dei confronti coi diversi sodalizi al tavolo dello sport per progettare la nuova struttura, identificando la zona più idonea. Tra l’altro proprio il comparto nord, con il Pgt in fase di approvazione non avrà più la possibilità di edificare gli spazi verdi che Villasanta Village prima del fallimento aveva intenzione di cementificare. Anche la destinazione d’uso, a meno di colpi di scena, dovrebbe mutare da residenziale a servizi generali.
Non si sa per quanti anni ancora quegli scheletri di cemento armato rimarranno in mostra , ma qualcosa e forse più di qualcosa sul futuro dell’area sta cambiando in questi mesi, almeno nelle intenzioni dell’amministrazione comunale. Tra l’altro tutto il comparto oggetto di un fallimento è stato messo svariate volte all’asta senza mai trovare il favore di un compratore, mandando molto spesso a vuoto la vendita da parte del curatore fallimentare.