Telecamere preziose per sventare crimini e fermare pregiudicati. A Villasanta in settimana è successo per due volte. Giovedì verso le 15 il varco elettronico in via Da Vinci ha segnalato il passaggio di un Fiat 500 rubata il giorno prima in via Lecco a Monza. La pattuglia della Polizia locale è intervenuta bloccando l’auto in via Edison. I controlli hanno permesso di scoprire che l’uomo al volante era un uomo di 54 anni, pregiudicato, di Usmate. Denunciato per ricettazione. Sul posto è intervenuta in supporto la pattuglia del Nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Monza.
La stessa Polizia locale ha inoltre messo in fuga mercoledì un topo d’appartamento: il sistema di videosorveglianza dei varchi aveva segnalato intorno alle 17 infatti il passaggio di un’altra auto rubata sul territorio comunale. Gli agenti di pattuglia intervenuti dopo un rapido controllo nelle vie Doria e Fieramosca, hanno avvistato il veicolo in sosta nei parcheggi delle cooperative in via Segantini con una persona a bordo. Che alla vista della pattuglia, è ripartito a tutta velocuità immettendosi nella rotatoria tra via Segantini e via Da Vinci in contromano. Da qui l’inseguimento fino allo svincolo del centro commerciale Il Gigante, dove il fuggitivo ha fatto inversione puntando verso Arcore e urtando alcuni veicoli in transito per poi terminare la sua corsa nello sterrato antistante l’Area Nord. L’uomo è scappato a piedi, il veicolo è stato recuperato e a bordo sono stati trovati diversi arnesi da scasso che fanno pensare a una banda di topi d’appartamento di cui il conducente potrebbe essere stato il palo.
Sul luogo dei fatti, in sopporto alla Polizia Locale, sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di via Edison.
«Il veicolo segnalato è stato sicuramente utilizzato per tentativi di furto in abitazione – ha spiegato il comandante Maurizio Carpanelli – ma grazie all’intervento del personale operante e al sistema di videosorveglianza sarà riconsegnato al proprietario. L’altro rilevante vantaggio è che il conducente ed eventuali complici sono stati costretti a desistere dal loro intento criminale. Strumenti come i varchi, uniti all’intervento sistematico, diventano un potente deterrente per chi vuole delinquere sul territorio».