Non si sa ancora nulla circa l’identità degli autori del gesto vandalico che la sera di martedì 5 novembre ha allagato il seminterrato della scuola media Fermi di Villasanta.
Fortunatamente la conta dei danni è stata decisamente contenuta, molto più di quanto poteva sembrare all’arrivo dei tecnici, accorsi a scuola dopo l’allarme lanciato dai collaboratori scolastici la mattina del 6 novembre.
Villasanta, la scuola allagata una settimana dopo: l’assessore ai Lavori pubblici
«Si sono bagnati i materassi che utilizzano gli atleti di judo che si allenano in palestra di sera e poi alcuni cartoni che erano lì – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Gianluca Barba – Quello che è costato di più è stato il tempo che il sindaco, Lorenzo Galli, io e i geometri del Comune abbiamo impiegato per risolvere il problema la mattina del 6 novembre, quando ci siamo precipitati alla Fermi subito dopo l’allarme lanciato dalle insegnanti. Ancora oggi non mi spiego il motivo e la ragione di un simile gesto e di tanta stupidità. Chi l’ha fatto non ha solo danneggiato un bene della scuola, ma ha messo in difficoltà anche gli atleti che usano la palestra della Fermi per gli allenamenti nel pomeriggio e la sera».
Villasanta, la scuola allagata una settimana dopo: sanitari otturati con salviettine umidificate
Pare non c’entrino nulla gli studenti della scuola media. Il danno, infatti, è stato fatto fuori dall’orario scolastico. Inoltre i vandali non hanno utilizzato i rotoli di carta igienica presenti nei bagni per otturare gli scarichi, ma si sono serviti di salviettine umide, più compatte e resistenti, portate direttamente sul posto. Non solo: «Non credo che a fare tutto questo possano essere stati dei ragazzini – continua l’assessore – Chi ha allagato il seminterrato si è preoccupato di chiudere il “troppopieno”, il buco che serve da scolo quando il foro nel lavandino si ottura. Una mossa fin troppo astuta per dei ragazzini».
La palestra è tornata in funzione subito dopo la pulizia completa dei locali invasi dall’acqua: gli spogliatoi, la palestrina, l’infermeria, il magazzino e l’archivio.