Villasanta: i ragazzi fumano spinelli nel cortile, il parroco chiude l’oratorio

I ragazzi fumano spinelli nel cortile dell’oratorio di Villasanta e il parroco lo chiude.Ddn Alessandro Chiesa li ha sorpresi sul fatto e li ha letteralmente cacciati fuori. Dopo un confronto con i carabinieri (e un vetro rotto per rappresaglia) ha chiuso l’oratorio per gran parte della giornata.
L’oratorio di Villasanta
L’oratorio di Villasanta Valeria Pinoia

I ragazzi fumano spinelli nel cortile dell’oratorio di Villasanta e il parroco lo chiude. Il problema, don Alessandro Chiesa, pare l’avesse notato da tempo: un gruppetto di giovani che si ritrovano al San Giovanni Bosco tra atteggiamenti sospetti e un inconfondibile odore tutt’intorno.
Un paio di settimane fa però, allertato proprio da quel sentore di marijuana, ha trovato le prove.

Il sacerdote ha sorpreso sul fatto i ragazzi (in parte maggiorenni e in parte minorenni) e li ha letteralmente cacciati fuori. Il gruppetto pare si sia allontanato con disappunto vendicandosi poi con un lancio di sassi contro l’oratorio. Bilancio: un vetro rotto.

L’identità dei giovani è nota e ora rischiano di essere denunciati ai carabinieri con i quali il sacerdote ha già avuto un confronto. Nel frattempo però il parroco ha preso decisioni forti chiudendo l’oratorio per gran parte della giornata.

Nei giorni scorsi ha dichiarato che il provvedimento è già attivo e che intende fermamente proseguire su questa strada. Senza addentrarsi nell’argomento spinelli, don Alessandro al Cittadino in edicola sabato 10 dicembre ha spiegato: «Non ha nessun senso tenere aperto l’oratorio nei momenti in cui non ci sono attività educative. Bisogna capire che questo è uno spazio formativo, non un parcheggio dove sostare».

Il parroco non ha negato che dietro le sue parole ci sia un chiaro invito alle agenzie educative del territorio perché si facciano promotrici di progetti educativi. D’altra parte, con la scarsità di personale che la parrocchia soffre ultimamente, la possibilità di tenere presidiato l’oratorio non c’è. Non resta quindi che sbarrare i cancelli e sperare che una rivitalizzazione del centro giovanile parta dal basso, dall’iniziativa di famiglie, educatori e associazioni. La situazione è tutt’altro che eccezionale.

L’estate scorsa il sacerdote di Bernate di Arcore ha preso decisioni analoghe per via di spinelli e di preservativi usati nel cortile.