Momenti di terrore mercoledì sera in via Italo Calvino. Un pastore tedesco è riuscito a scavalcare la recinzione dell’area-cani del parco Rodari e ha aggredito una donna rompendole un dito e ferendola alla mano e alla testa sotto gli occhi della figlia. Il pastore tedesco sembra stesse giocando nel recinto quando la vittima è passata di lì tenendo al guinzaglio un cagnolino. Tra i due animali sono scoppiate scintille e il cane di grossa taglia si è lanciato alla carica. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, l’animale avrebbe scavalcato d’un balzo la recinzione.
La proprietaria del cagnolino pare abbia provato ad avvisare quella del pastore tedesco, ma i tentativi si sono rivelati vani. La vittima ha solo avuto il tempo di prendere in braccio il proprio animale per salvarlo dall’aggressione e di mettere una mano avanti istintivamente, per proteggere anche se stessa. Il pastore si sarebbe avventato con impeto sulla donna, prima che qualcuno riuscisse a intervenire.
«Attirata dalle grida di aiuto -ha raccontato Monica Ciocca, una residente- dalla mia finestra ho visto una giovane signora a terra, che invocava aiuto. Ho chiamato immediatamente il 118 e sono scesa in suo soccorso insieme ad altri condomini. Ho trovato la signora in stato di shock, con un dito sanguinante e rotto, oltre a ferite importanti a entrambe le tempie». Poi il cane è stato legato e sul posto sono arrivati gli operatori del 118 e la polizia locale. La vittima è stata trasportata in ospedale per le medicazioni del caso, ma la faccenda ha riacceso le polemiche rispetto a quell’area cani, allestita nel 2012 dall’amministrazione comunale.
Quell’anno, nel giro di poche settimane, il parco Rodari è stato dotato dell’area-cani e di giochi per bambini, la cui vicinanza, alla luce dell’aggressione, viene vista come una bomba innescata. «Oggi la signora è stata ancora fortunata -dice la residente- ma, se al suo posto, ci fosse stato uno dei tanti bambini che passano di lì per raggiungere l’asilo, le due scuole elementari e la scuola media?»
Peraltro, Monica Ciocca spiega che «l’episodio odierno è l’ultimo di una lunga serie, senza dubbi il più grave. Cani che si azzannano, proprietari che urlano, incapaci spesso di gestire i propri animali, in particolare quelli di grande taglia. Ciò accade perché la struttura è mal regolamentata». Gli amministratori del suo condominio (Residenza dei tigli) e di quelli vicini stanno raccogliendo le firme per convincere l’amministrazione comunale a spostare l’area in un luogo più adatto, magari lungo le cinta del parco di Monza, e ad attrezzarla in modo che «nessun cittadino corra più pericoli perfettamente evitabili».