Una decisione va presa entro la fine dell’anno: mancano ormai soltanto tre settimane, feste incluse. Insomma: c’è poco tempo. Poi il Consorzio Villa reale dovrà dare una risposta ad Attilio Navarra, presidente di Nuova Villa reale spa, sulla richiesta del concessionario della reggia di ridurre gli orari di apertura a partire dall’inizio di gennaio.
Per ora tutto resta come prima: mercoledì 5 dicembre è stata inaugurata la nuova mostra allestita al secondo piano nobile con le fotografie di Gérard Uféras, “Paris d’amour” e gli orari annunciati sono quelli di sempre, da martedì a domenica dalle 10 alle 19. Anzi: ci sono anche le aperture straordinarie, per le feste, come sabato 8 dicembre e il giorno di Santo Stefano, capodanno e l’epifania.
La proposta del concessionario per il futuro in realtà non intacca i giorni festivi e i weekend, quanto piuttosto i primi giorni della settimana: il lunedì è già da sempre giorno di chiusura, Navarra vorrebbe tenere le luci spente anche il martedì e il mercoledì, almeno per le parti di sua competenza. Si tratta del salone d’onore e di tutti gli spazi che si aprono alla sinistra, del piano terra e della libreria, del secondo piano nobile e del belvedere. A proposito dell’ultimo piano: alla fine dell’anno scade anche la prelazione della Triennale di Milano che, dopo avere disdettato il contratto in anticipo (dove era allestito il museo del design), si è tenuta una porta aperta per impegnare eventualmente gli stessi spazi la prossima primavera. Non più con qualcosa di permanente, è parso di capire mesi fa dall’istituzione oggi presieduta da Stefano Boeri, l’architetto che ha deciso di fondare a Milano un museo storico dedicato al design.
In queste settimane ci sono state le riunioni della cabina di regia voluta dal sindaco Dario Allevi, che è anche presidente del Consorzio Villa reale e parco, per valutare la richiesta del privato. Sono state quattro, l’ultima ieri pomeriggio, quando era atteso il parere definitivo della parte tecnica che ha messo attorno al tavolo i rappresentanti dei soggetti che fanno parte del Consorzio: Monza e Milano, il ministero ai Beni culturali, Assolombarda Confindustria, Regione Lombardia e Camera di commercio di Monza e Brianza.
Poi la palla passa alla parte politica, cioè il Consiglio di gestione del Consorzio, che dovrà necessariamente fare una scelta in pochi giorni. «Il concessionario ha espresso la necessità di ridurre i costi di gestione» aveva detto il sindaco all’inizio di ottobre, interpellato sulla richiesta. Il problema è: se la risposta del Consorzio Villa reale fosse poi negativa, che cosa farà il concessionario di fronte alla prospettiva di eventuali altre perdite?