A distanza di tre mesi avrebbe un volto e un nome un 20 enne di origine pakistana e residente a Desio che lo scorso febbraio, nella stazione ferroviaria di Lissone di Trenord avrebbe aggredito a scopo di rapina, con calci e pugni, uno studente 16 enne originario di Lissone, riuscendo a sottrargli lo smartphone e la somma in contanti di 20 euro. Ad indagare sono stati i carabinieri della Compagnia di Desio. Il giovanissimo avrebbe agito con il volto coperto da mascherina e un cappellino in testa.
Rapina alla stazione di Lissone, l’identificazione
Partendo dal racconto della vittima i militari hanno in seguito acquisito e analizzato le immagini del sistema di video sorveglianza presente presso la stazione ferroviaria e in altri punti di Lissone e hanno colto l’attimo nel quale il 20enne, probabilmente sentendosi al sicuro, si è levato il cappellino e la mascherina riuscendo così a identificarlo.
Rapina alla stazione di Lissone, ordinanza di custodia
A quel punto, la Procura della Repubblica di Monza, condividendo integralmente le risultanze delle indagini condotte dai carabinieri, ha richiesto ed ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita in giornata dai militari.
Sempre i carabinieri, questa volta della Compagnia di Seregno, erano intervenuti la scorsa settimana a Seregno dopo che una capotreno era stata costretta a fermare un convoglio alla stazione a causa della presenza di 14 giovani, alcuni minorenni, tutti senza biglietto.