I numeri del database ministeriale con la Lombardia terzultima per somministrazione dei vaccini anticovid rispetto alle dosi consegnate, le critiche delle opposizioni infine una nota della Lega, che in Regione è partito di maggioranza con il presidente Fontana: «Le dichiarazioni dell’assessore Gallera non sono state condivise e non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia. Non possono comunque essere strumentalizzate dal governo Conte per accusare la Lombardia di ritardi nella campagna vaccinale», dice una nota diffusa domenica sera.
Per spiegare i tempi delle somministrazioni l’assessore al welfare Gallera in una nota ufficiale, che fissava anche l’inizio massiccio della prima fase della campagna dal 4 gennaio, aveva parlato di “una scelta ponderata e attenta, motivata anche dal fatto che nei giorni delle festività parte del personale ha goduto di un sacrosanto riposo, visto che dal mese di febbraio, come in nessun altra regione italiana, è sotto pressione “.
A scatenare le reazioni politiche erano state le sue dichiarazioni al quotidiano la Stampa: “Ci avevano detto che i vaccini sarebbero arrivati a metà gennaio, poi il 4 gennaio. E noi ci siamo organizzati per quella data . Solo nelle strutture sanitarie pubbliche ci sono 120 mila dipendenti. Non ci si può improvvisare, abbiamo preparato un’agenda. Il 31 era l’ultimo giorno dell’anno, poi ci sarebbero stati tre giorni di festa. Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa. Ma assicuro tutti che faremo in tempo, nei tempi previsti. La vaccinazione è una priorità. E il 17 gennaio iniziamo con i richiami per chi ha avuto una prima somministrazione”.