Non solo il rischio di perdere il posto già prenotato cercando di anticipare l’appuntamento del vaccino anticovid alla scadenza dei cinque mesi dal ciclo completo come deciso dal ministero della Salute. A Monza e in Brianza da diverse settimane l’appunto ricorrente è sulla difficoltà di prenotare in un hub vicino alla residenza. Sul territorio sono rimasti attivi l’ex Philips a Monza e l’ex Esselunga a Vimercate. Il Polaris di Carate Brianza ha riaperto all’improvviso a metà novembre all’anticovid, in parallelo alla campagna antinfluenzale, ma i posti sono andati subito tutti esauriti fino al 3 dicembre.
Fino a fine estate, la campagna vaccinale aveva potuto contare anche sull’autodromo, su Verano Brianza e Besana, Limbiate e Meda.
E così chi abita a Monza viene dirottato a Milano o verso Como e il lago. Chi sta in provincia può finire a est, verso la provincia di Bergamo, o ovest (a Saronno).
Diverse le segnalazioni arrivate in redazione.
“In questi giorni il ministro Speranza, il generale Figliuolo nonché la carta stampata e i telegiornali ci stanno dicendo di non trascurare di fare la terza dose del vaccino anticovid. Benissimo: io voglio fare il richiamo avendo 70 anni di età. Abito a Monza e quando ho prenotato la prima dose del vaccino la piattaforma delle Poste Italiane, di cui si avvale la regione Lombardia, mi ha proposto esclusivamente Milano presso l’ex Breda e ho dovuto accettare”, ha scritto un lettore monzese.
“Adesso – continua – la piattaforma delle Poste Italiane mi propone solo Menaggio in provincia di Como. Tutto ciò è semplicemente assurdo e naturalmente rinuncio a fare lì la terza vaccinazione. Perché devo fare due ore e mezzo di treno per andare ed altrettante per tornare a Monza quando nella città dove risiedo esiste un grosso hub dove oltre a mia moglie, migliaia di altri monzesi hanno potuto fare tutte e tre le dosi”.
O Erba o Lecco gli unici due punti vaccinali disponibili per chi risiede a Giussano e intende sottoporsi alla terza dose del vaccino anticovid. È l’esperienza di una donna di 42 anni di Giussano. Ma non è la sola.
”È stato molto difficile prenotare la terza dose di vaccino “Covid” come over 40 – ha raccontato la donna – Il 18 novembre sono passati esattamente sei mesi dalla mia seconda dose, ho 42 anni e quindi rientro a tutti gli effetti tra coloro che hanno diritto ad effettuare la terza dose. Mi è praticamente impossibile farla a meno di andare a Milano o a Erba o a Lecco. Prenotandosi attraverso il portale regionale dedicato, non c’è l’ombra del Polaris a Carate tra le opzioni disponibili; da qui a Natale solo al centro Lariofiere a Erba, oppure Lecco oppure in centro Milano. Ho chiamato anche le farmacie, che si erano rese disponibili, ma, in quel momento, avevano a disposizione solo dosi per ultra 65enni. Mi hanno detto di riprovare più avanti e, in alcuni casi, si parla di attendere parecchio. Ho chiamato il numero verde dedicato, ma, anche in questo caso, per centri vaccinali meno lontani mi è stato detto che stanno aprendo le agende e di riprovare tra qualche giorno”.
“Vorrei sottoporvi la situazione che riscontro – scrive un lettore di Seregno – accedendo al sito che Regione Lombardia ha messo a disposizione della popolazione che abbia piacere a fare la terza dose del tanto richiesto vaccino anti Covid-19 in ogni telegiornale/trasmisione televisiva. Sottolineo la locuzione ’che abbia piacere’ perchè sono rimasto veramente allibito nel trovare sul sito delle sopradetta ’super efficientissima’ regione la disponibilità di un numero di appuntamenti che si contano sulle dita di due mani e soprattutto di due soli Centri Vaccinali adibiti al compito … mi sembra decisamente un po’ poco vista l’urgenza con cui tutti i media di comunicazione stanno premendo sulla risposta della popolazione, la quale però pur avendo tanta ma tanta volontà poco sforzo riceve da parte dell’istituzione Regione Lombardia. E la cosa mi ricorda tristemente un trascorso non molto lontano nel tempo”.
E poi: “ Sto parlando più precisamente a nome di una semplice cittadina 81enne, la mia carissima mamma, che ha completato il proprio ciclo vaccinale con la seconda dose a maggio presso l’efficientissimo Centro Vaccinale di Meda e che, a distanza di 6 mesi, si sta mettendo in coda per effettuare la terza dose ’pfizer’ entro i sei mesi suggeriti per essere adeguaramente protetta. La situazione prenotazione che mi sono ritrovato a gestire mi ha lasciato semplicemente esterrefatto: in quanto tempo saremo in grado di completare le 10 milioni di terze dosi in Lombardia se non rimettiamo al più presto a disposizione gli hub vaccinali ormai chiusi nel frattempo visto il compleramento della prima fase vaccinale delle 2 dosi?”.
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