Un ulivo tenace e resistente nella piazza del municipio di Usmate per ricordare le vittime del Covid

Verrà collocato il 18 marzo, la giornata nazionale istituita da parte della Camera dei deputati: «Ci aiuterà a non dimenticare il dramma che abbiamo vissuto» dice il sindaco. In città, intanto, i contagi sono 92, 10 in più del 6 marzo.
Il municipio di Usmate Velate
Il municipio di Usmate Velate Michele Boni

Un ulivo per ricordare le vittime di Covid-19 e per lasciare un segnale alle generazioni future sulla pandemia che ha investito l’Italia nel corso del 2020 e 2021.

L’amministrazione comunale di Usmate Velate ha scelto di commemorare in questo modo le persone scomparse dando seguito all’approvazione, da parte della Camera dei deputati, di istituire per il 18 marzo una giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Covid-19.

Una commemorazione che non prevedrà la presenza di pubblico in ottemperanza alle disposizione anti-contagio previste dai protocolli nazionali e vedrà il posizionamento dell’ulivo nella piazza del Municipio. «Resterà lì, in un luogo centrale del nostro Comune, e potrà essere visto da chiunque si recherà in Municipio o transiterà per corso Italia – afferma Lisa Mandelli, sindaco di Usmate Velate – Ci aiuterà a non dimenticare il dramma sanitario, sociale ed economico che abbiamo vissuto in questo periodo. Abbiamo scelto l’ulivo perché è una pianta tenace e resistente, simbolo di rinascita grazie alla sua capacità di sconfiggere le avversità. Caratteristiche che vengono richieste anche a noi in questi difficili momenti».

Intanto sale il numero di contagi sul territorio comunale. Nell’ultimo comunicato diramato dall’amministrazione sono attualmente 92, 10 in più del 6 marzo. Dall’inizio della pandemia ad oggi, sono complessivamente 657 i cittadini residenti a Usmate Velate che hanno contratto il Covid-19 per una percentuale complessiva che supera il 6%; un numero che comprende anche le 14 persone purtroppo decedute. «Il virus colpisce persone di ogni età compresi, purtroppo, anche bambini e ragazzi – si legge nella nota del Comune -. La maggior parte degli attuali positivi si trova al proprio domicilio, ma una ristretta minoranza è soggetta a cure nelle strutture ospedaliere preposte».