Le piscine dello Sporting Club di Muggiò calano un settebello «folle e in controtendenza». Così il presidente Alberto Boero ha definito l’acquisizione in gestione di due nuovi impianti, a Lainate e Oggiono, che portano appunto a sette il numero delle piscine gestite dalla società muggiorese di Boero e Alberto Colombo, andando ad aggiungersi a quelle storiche di Muggiò, Monza-Villoresi, Monza-Nei, Verbania e Sesto San Giovanni.
In un periodo che resta complicato dal punto di vista economico, per lo Sporting si tratta di un investimento in controtendenza, che si basa su un metodo gestionale che si è dimostrato vincente, frutto di quarant’anni di lavoro.
«Si tratta dell’ultimo passo dell’evoluzione della mia carriera da gestore ad imprenditore – ha spiegato Boero – Da dove nasce? Dal fatto che nel nostro settore la pandemia ha messo in luce delle criticità importanti, tanto che molti impianti non ce l’hanno fatta a sopravvivere. Al contrario il nostro protocollo di lavoro si è dimostrato efficace, perciò stiamo cercando di riaprire alcuni di quegli impianti che hanno chiuso».
Tra questi ci sono quelli di Lainate e di Oggiono, mentre ha riaperto lo scorso gennaio anche la piscina coperta De Gregorio nella sua nuova veste, dopo una riqualificazione completa che l’ha restituita alla cittadinanza in seguito alla chiusura avvenuta nel 2018. Per quanto riguarda, invece, la piscina di Lainate, l’impianto inaugurato nel 2016 e fiore all’occhiello del territorio era stato chiuso lo scorso dicembre a causa del fallimento della Gestisport di Carugate, fallita proprio a causa della pandemia. Così a fine gennaio l’amministrazione comunale di Lainate aveva dato il via libera alla procedura negoziata per la ricerca di un nuovo gestore, per l’affidamento in concessione del complesso sportivo natatorio e relative pertinenze, che è stato infine assegnato formalmente a H2O Srl di Muggiò, con una concessione di nove anni.
Situazione non molto diversa a Oggiono dove nelle scorse settimane lo Sporting Club ha raggiunto un accordo con la proprietà delle piscine, la società “Alberghi Briantei”, per la riapertura dell’impianto. Di fatto, in questo caso, si è costituita una nuova società in cui sono entrati a far parte la compagine societaria dell’H2O insieme ad altri soggetti impegnati nell’impianto di Gorgonzola.
La riapertura della piscina di Sesto San Giovanni, invece, è avvenuta dopo i lavori di ampliamento per consentire lo svolgimento di nuove attività. Mediamente ognuno dei sette impianti conta 2500 utenti, mentre una volta a regime le nostre piscine conteranno circa 400 dipendenti.
Così Boero e Colombo si sono divisi i compiti: «Io mi occupo delle start-up – ha concluso Boero – portando il nostro protocollo nei diversi impianti e formando il personale, mentre Colombo si occupa della parte amministrativa e di relazioni con gli enti pubblici: folle e in controtendenza».