A Reggio Calabria un ponte ricorderà per sempre l’ambasciatore Luca Attanasio, il diplomatico originario di Limbiate, morto in Congo lo scorso 22 febbraio, in un agguato teso da miliziani armati al convoglio delle Nazioni Unite sul quale viaggiava. Insieme ad Attanasio furono colpiti a morte anche Vittorio Iacovacci, il carabiniere che gli faceva da scorta, e l’autista della loro auto Mustapha Milambo.
Al diplomatico è stato intitolato il ponte che collega la zona del porto con il nuovo Waterfront della città calabrese mentre le altre due vittime sono state omaggiate con una targa posizionata all’imbocco sud del ponte. Nella mattinata di giovedì si è svolta una commovente cerimonia alla quale hanno preso parte la moglie di Attanasio, Zakia Seddiki, la mamma Alida Maggi, il papà Salvatore, la sorella Marina e la fidanzata di Iacovacci, Domenica Benedetto.
Reggio Calabria è stata la prima città a intitolare un’opera pubblica all’ambasciatore scomparso e lo ha fatto in occasione del The Last20, il summit dei venti paesi più poveri del mondo che ospiterà per tre giorni.
In un messaggio il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ricordato i tragici fatti del 22 febbraio, e definito l’opera di Luca Attanasio, la più grande dimostrazione di dedizione di servitore dello Stato.
Zakia Seddiki ha sottolineato che “sono passati esattamente cinque mesi da quel tragico giorno in cui due servitori dello stato hanno perso la vita insieme a Mustapha Milambo. E oggi stiamo parlando di onorarli attraverso un ponte, simbolo di comunicazione e di attraversamento di tutte le difficoltà”. Il rappresentante della comunità congolese in Italia John Mpaliza, ha donato alla moglie di Attanasio e alla fidanzata di Iacovacci una bandiera del paese africano.