Un monzese alla Casa bianca? Yes, he can. Soprattutto se si chiama Massimo Banzi e in una manciata di anni ha gettato le basi della nuova rivoluzione industriale – così la chiamano in tanti – nel mondo.
Lui è l’inventore di Arduino , la scheda elettronica open source grazie alla quale è nata la comunità dei maker attraverso cinque continenti: lo strumento adattabile, flessibile, programmabile con cui chiunque – imparato l’abc – può creare prototipi rivoluzionari. Come la stampante 3D, per fare solo un esempio. Bene: il fenomeno è ad altissima frequenza negli Stati uniti, al punto che la presidenza statunitense ha deciso di organizzare in casa -la White house – il primo Maker faire, la fiera della creatività americana. Mercoledì, 18 giugno, l’appuntamento con un centinaio di inventori e tra loro anche il monzese Massimo Banzi. E nell’attesa del presidente degli Stati uniti, Barack Obama, Banzi ha mandato un tweet ad Alessandro Fusacchia, capo di gabinetto del ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca: «Quando un maker faire” in parlamento?».
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