Tumore al polmone, a Monza tecnologia 3D in sala operatoria

La Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell'ospedale di Monza è stata dotata del dispositivo 3D nella cura delle neoplasie polmonari.
Monza: lo staff medico della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica, terzo da sinistra il dottor Cassina
Monza: lo staff medico della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica, terzo da sinistra il dottor Cassina

Il tridimensionale è entrato in sala operatoria a Monza. La Struttura Complessa di Chirurgia Toracica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, è stata dotata del dispositivo 3D che consentirà agli operatori di poter eseguire con una sicurezza ancora maggiore interventi di resezione polmonare mininvasiva. Inoltre, l’innovativa strumentazione permetterà, nel rispetto delle ultime tecniche, l’esecuzione di resezioni polmonari che vengono dette “a risparmio”.

Tumore al polmone: campo di cura allargato a situazioni “limite”

Il campo di cura chirurgica potrà essere allargato a situazioni “limite” con un approccio accurato e personalizzato nei confronti dei pazienti affetti da neoplasia polmonare anche nei casi in cui in passato non era possibile intervenire chirurgicamente.
Nell’ospedale monzese già da anni gli interventi di resezione polmonare mininvasiva vengono eseguiti con “tecnica endoscopica monoportale” che prevede un’unica incisione di 3-4 cm.

Tumore al polmone: “Possibilità di trattare anche soggetti con parziale deficit respiratorio”

La possibilità di utilizzare strumentazioni ancora più avanzate a 3D porterà ulteriori vantaggi.Le patologie polmonari concomitanti – sottolinea il dottor Enrico Cassina, direttore facente funzioni della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica – considerata l’età spesso avanzata dei pazienti affetti da neoplasia polmonare, hanno rappresentato per lunghi anni e in molti casi un limite alla potenzialità chirurgica nella cura della malattia. Ora, grazie all’innovazione tecnologica e al completamento di importanti studi internazionali, si apre la possibilità di trattare chirurgicamente con intento curativo anche soggetti con parziale deficit respiratorio”.

L’ottimizzazione del risultato – precisa il dottor Cassina – la si deve anche al rinnovamento delle tecniche anestesiologiche e di analgesia postoperatoria affidate ad un servizio di Anestesia e Rianimazione di altissimo livello, quale quello della Fondazione dell’Irccs San Gerardo dei Tintori”.