Ancora casi di truffe messe a segno da persone che si spacciano da tecnici Enel, come la scorsa settimana a Brugherio. E allora è proprio la società dell’energia elettrica a diffondere una pratico “manuale” per difendersi dai raggiri e riconoscere chi, davvero, è un tecnico Enel e chi no.
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Come riconoscerli? Intanto “pretendere sempre l’esibizione del tesserino Enel di riconoscimento: chiunque si presenti a domicilio per conto di Enel, che si tratti di dipendenti o di personale esterno incaricato, deve essere munito di tesserino plastificato con foto e dati di riconoscimento. Se qualcuno si presenta a nome dell’azienda bisogna sempre chiedere di visionarlo”.
Gli agenti specializzati di Enel Energia – Società del gruppo Enel che opera sul mercato libero -possono presentarsi al domicilio dei clienti per proporre le offerte luce e gas – segnala la società – “l’importante è che non venga comunicato che è obbligatorio cambiare contratto. Il cliente è libero di decidere se aderire o meno alle proposte che gli vengono esposte.
E ancora: “Non accettare nessuna transazione economica a domicilio: nessuno è autorizzato a riscuotere somme di denaro a domicilio per conto di Enel. Se qualcuno si presenta a casa dei clienti Enel per richiedere il pagamento di fatture è presumibilmente un truffatore. Qualsiasi pagamento dovuto a Enel va effettuato sempre e soltanto secondo i canali conosciuti: on-line con carta di credito, addebito su conto corrente bancario, sportelli bancomat abilitati, uffici postali, addebito su conto corrente postale, sportelli bancari convenzionati ma anche bar e tabaccherie con la rete Lottomatica Servizi e Sisal.
Per quanto riguarda le verifiche dei contatori a domicilio, valgono le regole precedenti: chiedere di vedere il tesserino. In caso di dubbi, il punto Enel di via Borgazzi.