Non resta indifferente allo «scempio» sull’ambiente prodotto dai rifiuti abbandonati e, guanti indossati e sacchetto alla mano, raccoglie quel che può tra Canonica Lambro e Tregasio. Ma la triuggese Adriana Puddu, 37 anni residente a Canonica, non si limita all’azione silente: «Se le cose non vanno bene, non bisogna stare zitti. Altrimenti passa il messaggio che l’inciviltà non interessa a nessuno».
Propositiva nell’azione di pulizia già da tempo, la donna ha deciso qualche settimana fa di sensibilizzare sul tema tutti i propri concittadini.
«La prima volta ho raccolto sacchi di immondizia gettata a terra lungo la ciclopedonale che collega le 2 frazioni, e li ho sistemati vicino al cartello al confine tra Tregasio e Canonica, affiancati da una scritta», che recitava “Se rispetti la natura stiamo meglio tutti quanti”.
Contestualmente ha iniziato una sorta di campagna social a puntate (sui gruppi Facebook di Triuggio e frazioni, ma anche sulla propria pagina Instagram) in cui mostra i punti più “sporchi” e il risultato della propria raccolta. Tutto quello che ora recupera da terra, lo porta a casa propria per poi smaltirlo seguendo il calendario delle raccolte domestiche dei rifiuti.
«Amo la natura come credo chiunque abiti in queste zone. È vergognoso che tra campi e boschi siano abbandonate così tante schifezze. Non lo capisco e non lo tollero. Vero è che come cittadini già paghiamo la Tari e che a volte pare quasi essere sciocchi a raccogliere la sporcizia altrui. Ma se c’è qualcosa che ci dà fastidio, per primi la dobbiamo cambiare».
Qualche giorno fa, Adriana ha anche scritto al sindaco Pietro Cicardi parlando del «problema urgente dell’inciviltà che sta dilagando e deturpando i nostri campi e i nostri bellissimi boschi». Come esempio, cita il fatto che «nel giro di 2 settimane trovo ben 40 bottiglie tra vetro e plastica in soli 400 metri di strada».
Il primo cittadino ha mostrato apprezzamento per il gesto, pur non sottoscrivendo l’urgenza di affrontare il problema. Ha ricordato che, Covid permettendo, il Comune tornerà a organizzare campagne mirate alla raccolta rifiuti sul territorio e ha comunicato che è in corso una valutazione sull’opportunità di inserire un operatore ecologico che si occupi di presidiare e preservare il territorio.
Le soluzioni che la donna, di professione amministratrice contabile, ha proposto al Comune si muovono in un ampio ventaglio di possibilità: dalla calendarizzazione di interventi fino all’installazione di cestini e telecamere.
«Sono aperta al dialogo e disponibile, intanto spero di coinvolgere altre persone che, come me, hanno a cuore la natura. So che tanti già fanno ciò che faccio io. Dobbiamo farci sentire».