Triuggio, due vigili angeli custodi «Se sono vivo è solo grazie a loro»

«Sono rinato dall’infarto grazie a due angeli custode». Filippo Colombo era stato salvato a maggio dal tempestivo intervento col defibrillatore degli agenti di Polizia locale Nicola Tresca e Gianluca Villa. Adesso il “grazie”.
Da sinistra, Nicola Tresca, Filippo Colombo, e  Gianluca Villa.
Da sinistra, Nicola Tresca, Filippo Colombo, e Gianluca Villa. Erica Sironi

Al suo rientro a casa, dopo un mese e sette giorni di ricovero al Policlinico di Monza, per prima cosa si è recato al comando di Polizia locale per ringraziare i suoi due “angeli custodi”, l’assistente scelto Nicola Tresca, e l’agente scelto Gianluca Villa. Per il triuggese Filippo Colombo, 64 anni, ex falegname, il peggio è passato: ora sta meglio e ha iniziato il suo percorso di ginnastica riabilitativa. Lo abbiamo incontrato per ascoltare la sua storia. Lo scorso 16 giugno, Filippo stava camminando lungo via San Giuseppe, nella zona retrostante al cimitero, quando all’improvviso si è accasciato a terra per un malore al cuore.

L’intervento immediato degli agenti di Polizia locale Tresca e Villa, è stato provvidenziale: con il corretto uso del defibrillatore sono riusciti a salvare la vita al triuggese. «Ero partito a piedi da piazza Cavalieri perché quel pomeriggio, insieme a mio fratello Eugenio, un amico e mia moglie, avevamo deciso di andare a trovare un amico vicino a Calò. Io e mio fratello siamo andati a piedi – racconta Filippo -. Avevo affrettato il passo perché Eugenio era più avanti, quando mi sono accorto di avere il fiato corto: allora l’ ho subito chiamato, poi non ricordo più nulla».

La prima persona a soccorrere Filippo, aiutato dall’amica Maria Teresa, residente nella via, è stato proprio il fratello Eugenio. Sul posto sono intervenuti gli agenti di Polizia locale, un’automedica e un’ambulanza del 118. Gli agenti di Polizia locale Nicola Tresca e Gianluca Villa, addestrati a suo tempo da Brianza per il Cuore, hanno subito effettuato il massaggio cardiaco e praticato con il defibrillatore il massaggio Rcp (manovra di rianimazione cardio polmonare), che permette di mantenere in circolo il sangue in attesa dell’ambulanza.

«Quando sono salito in ambulanza ho riaperto gli occhi per un istante e ho visto subito l’agente Nicola Tresca, che conosco molto bene: poi mi sono ripreso in ospedale – spiega Filippo -. Devo ringraziarli perché sono stati provvidenziali. Così come devo ringraziare tutto lo staff medico del policlinico di Monza, Maria Teresa e mio fratello: il mio altro angelo custode. Eugenio mi aveva già soccorso alla Polisportiva nel 2009, anno del mio primo infarto». Filippo ed Eugenio Colombo sono fratelli molto legati tra loro e conosciuti in paese per il loro volontariato in parrocchia. Fino allo scorso maggio e per molti anni, Filippo, era volontario come “tutto fare” e magazziniere alla Polisportiva Triuggese.