Treni, tutti insieme per il futuro del Besanino: «Le nuove corse non finiscano con Expo»

Nove Comuni della Brianza, pendolari e la Provincia: tutti insieme per studiare il futuro del Besanino, una delle tratte più utilizzate e utile per 15mila persone al giorno. «Bene il potenziamento, le nuove corse non finiscano con Expo 2015».
In viaggio sul Besanino
In viaggio sul Besanino Pozzi Attilio

Al motto “l’unione fa la forza”, rappresentanti delle amministrazioni comunali di nove Comuni attraversati dalla linea, della Provincia e dei comitati pendolari della Milano-Monza-Molteno-Lecco e della Como-Lecco, la scorsa settimana si sono ritrovati nella sala consiliare di Villa Borella per la tavola rotonda “Il Besanino: una realtà che guarda al futuro del territorio”.

Un incontro ufficiale fortemente voluto dal sindaco Sergio Cazzaniga e organizzato in collaborazione con il comitato pendolari guidato da Alberto Viganò, per analizzare il ruolo del Besanino all’interno del comparto ferroviario milanese.

«È arrivato il momento di creare massa critica far sentire la vice del territorio sui tavoli che contano, e in particolare a Regione, Trenord e Rfi – spiega il vicesindaco Luigi Pirovano, delegato ai Trasporti – perché il servizio è certamente migliorato, ma non ancora ottimale. Restano molti problemi da risolvere».

Il recente riconoscimento a linea S7, con l’entrata del Besanino nel sistema dei trasporti milanesi, non ha infatti cancellato le criticità.
«Per raggiungere gli standard delle linee S serve un adeguamento delle infrastrutture – continua Pirovano – altrimenti il Besanino resterà una Ferrari che viaggia su un sentiero sterrato. Ad oggi, ad esempio, gli incroci non sono sufficienti (sulla MMLO si viaggia, in buona sostanza, su binario unico) e questo, di fatto, rende impossibili i viaggi ogni mezz’ora, la frequenza propria delle linee S».

Non bastasse: l’autobus serale esiste, ma è sottoutilizzato perché in pochi sanno di questo servizio, le rivendite sono poche e scomode da raggiungere, i posteggi delle stazioni insufficienti. Da treno utile a 15mila pendolari al giorno (la linea è una delle più utilizzate del comparto milanese) a metropolitana della Brianza collinare: in questa direzione si intende lavorare per dare un futuro al Besanino.

«Chiederemo – continua Pirovano – che il potenziamento delle corse legato ad Expo (un treno ogni ora nei giorni feriali, dalle 9 alle 19) duri anche dopo il termine dell’esposizione universale. Il rischio è che il potenziamento non continui».

Presenti all’incontro le amministrazioni comunali di Besana, Renate, Veduggio, Macherio, Triuggio, Sovico e Villasanta, per la Brianza monzese, e Cassago e Bulgiago per quella lecchese. Con loro, il capogruppo Pd in Regione Enrico Brambilla.

Gli amministratori hanno indicato in Cazzaniga il portavoce dei Comuni di Monza e Brianza, e nel primo cittadino di Cassago quello per i Comuni lecchesi. Entro giugno il prossimo vertice.