«Pendolari lombardi meritano di viaggiare su treni comodi e puntuali. E Trenord, come vedete, non li garantisce. Darò subito mandato al nuovo Ad di Fs di intervenire». È quanto afferma il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli in un tweet nel quale aggiunge «Dico anche che bisogna mettere i concessionari di fronte alle loro responsabilità».
Il ministro su Twitter
Pendolari lombardi meritano di viaggiare su treni comodi e puntuali. E #Trenord, come vedete, non li garantisce. Darò subito mandato al nuovo Ad di @fsnews_it di intervenire. Ma dico anche che bisogna mettere i concessionari di fronte alle loro responsabilità. pic.twitter.com/sKnAoEj0Iv
— Danilo Toninelli (@DaniloToninelli) 27 luglio 2018
E mentre il defenestrato consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato minaccia di adire le vie legali contro il ministro Toninelli (il nuovo board della società si potrebbe conoscere a metà della prossima settimana), il governatore della Lombardia Attilio Fontana cerca di tirare acqua al suo mulino: «Il nostro progetto di riorganizzazione di Trenord e di rapida immissione di treni nuovi sulle reti è stato approntato nei tempi previsti. Saranno ora i nuovi vertici di Fs a valutare la proposta che già da ora ha il merito di avere riaperto a tutti i livelli, Governo compreso, la discussione sulla centralità del servizio ferroviario regionale».
Per quanto riguarda i nuovi investimenti e differenti ipotesi gestionali il presidente ha spiegato che la Regione «valuterà con attenzione ogni progetto, a condizione che abbia come stella polare, come unico obiettivo, il miglioramento delle condizioni dei pendolari lombardi. In Regione e in Fnm abbiamo risorse e capacità per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati».
E proprio di investimenti ha parlato Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega, da tempo attivo in una battaglia per la valorizzazione della linea S7, il Besanino. «A seguito delle mie segnalazioni sui disagi del Besanino inoltrate negli scorsi giorni all’assessorato regionale ai Trasporti, Rfi ha riconosciuto che molti dei treni giunti in ritardo per cosiddette ‘cause esterne’ sono stati coinvolti in malfunzionamenti dei passaggi a livello, che, secondo l’azienda di gestione delle reti, sono stati causati sia da difficili condizioni meteo che da comportamenti inappropriati degli utenti stradali».
Si prevedono azioni mirate a minimizzare il numero di guasti con specifici investimenti : «500 mila euro per il completo ammodernamento dei cavi e dei sistemi di trasmissione più usurati, 150 mila euro per il cambio della componentistica (temporizzatori, pedali, relè, ritardatori) delle casse di manovra dei Passaggi a Livello e per la sostituzione di quelle di vecchia generazione» spiega Corbetta.
«Rfi prevede inoltre una serie di ulteriori interventi a medio-lungo termine, con avvio della prima fase prevista nel 2020, per garantire la regolarità della circolazione ferroviaria. In particolare si parla di un completo rinnovo tecnologico degli impianti di sicurezza e delle infrastrutture di trasmissione delle informazioni (10 milioni di euro). È previsto poi il proseguimento dei lavori per la mitigazione del rischio idrogeologico già avviati nei primi mesi del 2018 (per un costo complessivo di 600 mila euro)” conclude Corbetta.