La Procura della Repubblica di Milano ha comunicato che è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti degli indagati in relazione al procedimento sulle Torri di via Crescenzago 105 a Milano. L’ipotesi di reato è abuso edilizio e lottizzazione abusiva. Tra i soggetti raggiunti dalla comunicazione ci sarebbe anche una azienda di costruzioni di Vimercate.
Torri di via Crescenzago, indagini condotte dalla GdF di Milano
Le indagini sono state condotte dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano, Gruppo Spesa Pubblica. Il Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, in una nota, comunica che è agli atti il provvedimento con cui il Giudice delle indagini preliminari del tribunale meneghino, pur non accogliendo l’istanza di sequestro preventivo del cantiere avanzata dalla Procura, visto l’ormai avanzato stato dei lavori, “riconosce la piena fondatezza dell’impianto accusatorio”.
Torri di via Crescenzago: “Opera impattante, serve piano attuativo”
In particolare il giudice ha sottolineato che opere come quelle oggetto dell’indagine, “costruzioni impattanti”, “non possano essere realizzate in assenza di un previo “piano attuativo”, di un piano urbanistico cioè – scrive il pm milanese – che assicuri il raccordo con l’edificato preesistente e il necessario ridimensionamento dei servizi dell’intera zona, che comporta il coinvolgimento procedurale degli organi comunali e della popolazione” .
Secondo il Gip dunque, osserva ancora Viola: “l’insediamento di via Crescenzago” per le “gravose dimensioni” e “il numero di abitanti, 321, cui è destinato”, oltre che per la “necessità del previo piano attuativo”, “non poteva essere qualificato come ristrutturazione edilizia né essere realizzato a mezzo di Scia in sostituzione di un permesso di costruire”.