To be or not to be: that is the question: whether ’tis nobler in the mind to suffer whe slings and arrows of outrageous fortune, or to take arms against a sea of troubles, and by opposing end them? To die: to sleep; no more; and by a sleep to say we end the heart-ache and the t

C’è aria nuova nella politica brugherese. Attraversa come una primavera pressoché tutti gli schieramenti in corsa, che le facce siano nuove o meno. Il clima, almeno su questa soglia di campagna elettorale, ne risente positivamente e la curiosità degli elettori sembra un po’ riaccesa dopo lo scollamento degli ultimi anni. Ma oltre ai volti nuovi, argomento di conversazione sono le icone della politica locale che non trovano collocazione nel panorama attuale, che ancora non sono uscite allo scoperto o che schiettamente annunciano il ritiro. Che intenzioni avrà Francesca Pietropaolo? Nata missina, assessore del Pld trombato dalle logiche di partito, resta un volto noto in città e partecipa ai faccia a faccia dei candidati in lizza. Voci di corridoio la davano per disposta a correre per il migliore offerente (in termini di programma, s’intende) ma per ora ufficialmente non viene annoverata in nessuno degli elenchi già stilati. Stessa origine politica quella di Andrea Carafassi, giovanissimo pidiellino che pareva una nuova promessa della scena locale, ma che la confluenza in Futuro e libertà sulla fine del governo Ronchi ha probabilmente condannato al fermo politico. Quanto meno per questo giro e quanto meno a Brugherio. Poi c’è Raffaele Corbetta che, di recente ha chiarito di essere fuori dai giochi. “Dopo lunga riflessione -ha detto- credo sia arrivato il momento di fermarmi un po’ da parte. L’esperienza nell’Udc in città non è stata troppo proficua e poi sono stato in politica per troppi anni. Continuerò comunque a informarmi con interesse”. E se gli chiedi chi preferisce tra i candidati attuali seppellisce perfino l’ascia di guerra e oltre a Roberto Assi (Pdl) nomina anche Marco Troiano (Pd), con il quale negli ultimi anni qualche screzio non è mancato. Valeria Pinoia

housand natural shocks that flesh is heir to, ’tis a consummation devoutly to be wish’d. To die, to sleep; to sleep: perchance to dream: ay, there’s the rub; for in that sleep of death what dreams may come when we have shuffled off this mortal coil, must give us pause: there’s the respect that makes calamity of so long life; for who would bear the whips and scorns of time, the oppressor’s wrong, the proud man’s contumely, the pangs of despised love, the law’s delay, the insolence of office and the spurns that patient merit of the unworthy takes, when he himself might his quietus make with a bare bodkin?To be or not to be: that is the question: whether ’tis nobler in the mind to suffer whe slings and arrows of outrageous fortune, or to take arms against a sea of troubles, and by opposing end them? To die: to sleep; no more; and by a sleep to say we end the heart-ache and the thousand natural shocks that flesh is heir to, ’tis a consummation devoutly to be wish’d. To die, to sleep; to sleep: perchance to dream: ay, there’s the rub; for in that sleep of death what dreams may come when we have shuffled off this mortal coil, must give us pause: there’s the respect that makes calamity of so long life; for who would bear the whips and scorns of time, the oppressor’s wrong, the proud man’s contumely, the pangs of despised love, the law’s delay, the insolence of office and the spurns that patient merit of the unworthy takes, when he himself might his quietus make with a bare bodkin?