È arrivato il momento. Dopo sette anni di restauro e copertura della cappella degli Zavattari nel duomo di Monza, la regina Teodolinda si è ripresentata alla città in tutto il suo dorato e sgargiante splendore nella mattina di venerdì 6 ottobre. Una cerimonia di riconsegna che è stata l’occasione per dare voce a quanti, in questi sette anni, hanno reso possibile un lavoro monumentale: dalla Fondazione Gaiani, regista e custode del capolavoro degli Zavattari, e poi il World monuments fund, Marignoli Foundation, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. «Questo è un restauro ottimale, compiuto nel migliore dei modi», ha commentato Antonella Ranaldi, della Soprintendenza dei beni culturali e artistici.
A fare gli onori di casa è stato l’arciprete, monsignor Silvano Provasi, che ha voluto ricordare l’appassionato e instancabile impegno del team di restauratrici di Anna Lucchini, responsabile del restauro. «Le ringrazio una a una per il lavoro svolto, perché hanno saputo rispettare la realtà sacra del duomo».
Al termine dei saluti la consegna ufficiale delle chiavi della cappella dalle mani di Titti Gaiani a quelle dell’arciprete, ne ha sancito l’apertura ufficiale. Moltissima la gente che già questa mattina si è messa in coda per poter ammirare il gioiello restaurato. Solo per venerdì l’ingresso sarà libero e gratuito, poi si dovrà prenotare la propria visita.
Ecco una parte degli affreschi in alta risoluzione