L’avevano annunciato e si sono presentati tutti, in forze e con la fascia tricolore. I sindaci del Vimercatese e del Lecchese hanno protestato al casello della Tangenziale est contro l’aumento del pedaggio a 2 euro anche per le auto. Erano in tutto 35.
Presenti Francesco Sartini (Vimercate), Riccardo Borgonovo (Concorezzo), Ezio Colombo (Agrate Brianza) che hanno preso la parola, portavoci di un disappunto che non ha colore politico. Hanno sottolineato la pesantezza per i pendolari di un aumento da parte di Serravalle di 30 centesimi a passaggio e hanno ribadito le richieste che riguardano la metropolitana fino a Vimercate e gli investimenti per il trasporto pubblico che più in generale deve essere adeguato alle necessità dei cittadini. Fino anche all’eliminazione della barriera.
Un aumento che nell’immediato rischia di congestionare ulteriormente il traffico locale, tra Concorezzo, Agrate, Carugate e Brugherio.
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C’era anche il presidente della Provincia Roberto Invernizzi, sindaco di Bellusco. «Mi viene da pensare che l’aumento sulla Est servirà a finanziare Pedemontana – ha spiegato al Cittadino in edicola giovedì 11 gennaio – Altrimenti, perché alzare il pedaggio? Saranno i cittadini brianzoli, e quelli del Vimercatese in particolare, a pagare con l’aumento a 2 euro del pedaggio del casello di Agrate-Carugate sulla Tangenziale Est, la decisione di Regione Lombardia di rendere gratuite le tangenziali di Varese e Como».
Di solito gli aumenti vengono giustificati dalle società concessionarie (in Italia ci sono 7mila km in totale di autostrade: 900 km gestiti da Anas, 6.003 km gestite da 27 società concessionarie: quella italiana è la rete autostradale più frammentata d’Europa) per compensare gli investimenti per migliorare le arterie. Ma nel caso di Serravalle e della tangenziale Est non ci sono all’orizzonte particolari interventi da affrontare.