“Era felice di tornare in Burundi, nonostate le sue precarie condizioni di salute”. Le consorelle ricordano commosse suor Lucia Pulici originaria di Desio, una delle tre saveriane uccise la scorsa notte in missione, centro di Kamenge a Bujumbura. La religiosa brianzola era rientrata in Italia circa un anno fa per un periodo di riposo e di cure. Era malata di cuore e aveva approfittato delle vacanze per una serie di esami medici.
Così la ricorda suor Lidia Vermi, già superiora delle saveriane, animatrice giovanile della casa di Desio. “Poco prima che ripartisse per l’Africa, le avevo chiesto se se la sentiva di tornare laggiù. Mi aveva detto di si, che era felice. Nonostante le sue condizioni precarie, là aveva trovato il suo equilibrio, la sua serenità. Stava bene”.
Disponibile con tutti, a servizio dei più poveri. La ricordano così le sue consorelle. “Era ostetrica e dava consigli a tutti, anche alle consorelle. Il centro di Kamenge è un punto di riferimento per tanti missionari di passaggio. Lei era sempre disponibile con tutti. Aveva poi ripreso il suo servizio con i giovani. Faceva tutto quello che poteva”.
A Desio, dove era nata, al quartiere San Giorgio, vivono ancora i parenti più stretti, le sorelle, i cugini e i nipoti. “L’abbiamo vista un anno fa circa – racconta il cugino Giovanni Pulici – Era stata qui a casa nostra, ci aveva raccontato della sua missione. Voleva tornare presto in Africa, era felice”. Suor Lucia ha trascorso una vita intera in missione. Dopo il Brasile, era stata in Congo. E poi, negli ultimi anni, si era trasferita in Burundi. Stasera alle 20.45 nella cappella della Casa Madre delle Missionarie Saveriane di Parma sarà recitato il rosario mentre domani alle 18.30 in Cattedrale, il Vescovo di Parma presiederà la celebrazione in suffragio delle tre suore scomparse.
Paola Farina