Successo (con green pass e mascherine) per il presepe vivente di Agliate: «Un onore prendere parte alla Natività caratese»

Grande successo per la 46esima edizione del Presepe vivente di Agliate, a Carate Brianza, che rappresenta uno degli eventi tradizionali negli eventi storici del Natale in Provincia di Monza e Brianza.
Presepe Agliate: la famiglia protagonista
Presepe Agliate: la famiglia protagonista

Grande successo per la 46esima edizione del Presepe vivente di Agliate. La manifestazione che rientra, ormai di fatto, negli eventi storici del Natale in Provincia di Monza e Brianza ha registrato domenica un boom di presenze. In centinaia, muniti di Green Pass e mascherina, il giorno di Santo Stefano hanno gremito, nel rispetto delle norme anticontagio, l’area agreste della frazione di Carate Brianza per visitare la ricostruzione fedele del racconto del primo Natale, sino ad arrivare alla grotta naturale del parco alle spalle della basilica di Agliate, che ha ospitato la scena della Natività.


Protagonisti in assoluto la piccola Maria di 4 mesi, mamma Elena e papà Paolo, coppia di Inverigo e genitori di altri sette figli

, che hanno interpretato i ruoli di Maria, Giuseppe e il bambinello. Ma anche tutti i cittadini che hanno impersonificato i personaggi storici del tempo, concentrandosi sugli antichi mestieri e dando vita ad un percorso gradevole, in cui si respira la vita di oltre 2000 anni fa.

Tanti i quadri viventi: l’Annunciazione, il sogno di Giuseppe, i mestieri dell’epoca, i pastori e la grotta, accompagnati dai canti e dalle letture che hanno invitato i visitatori a riscoprire il Dio che è diventato un bambinello per fare compagnia all’uomo. Le varie postazioni, con le narrazioni delle scene, hanno incantato grandi e piccini, riuscendo a centrare il tema dell’edizione 2021 del Presepe vivente, promosso da Comunione e Liberazione Brianza e dalla comunità pastorale Spirito Santo, che ha voluto annunciare che “Dio si è fatto carne, ed è a noi vicino, in un rapporto d’amicizia che veicola la salvezza”.

“Per me e mio marito è stato un privilegio poter stare insieme in questa circostanza. È stata davvero una bella giornata, ed è stato un onore poter prendere parte alla Natività caratese. Un’iniziativa semplice, ma molto curata, che ha donato gioia a grandi e piccini”, ha raccontato Elena, 45 anni, scelta per rappresentare Maria e mamma di 8 figli: Benedetta Maria, 15 anni, Maria Maddalena, 14, Elisabetta Maria, 12, Giacomo Maria, 10 anni, Andrea Maria 8, Emmanuele Maria 7, Irene Maria di 4 anni e la piccola Maria, di 4 mesi.

“Maria è stata bravissima, ha dormito per 4 ore. Grazie alla collaborazione di qualche amico anche i nostri figli hanno potuto prendere parte al presepe. Ci hanno raggiunto verso la fine della giornata e hanno interpretato i pastori. Sono stati entusiasti e sicuramente si porteranno dentro questa esperienza per tutta la vita. La ricorderanno come un momento di gioia e di privilegio”, ha concluso.

Le offerte raccolte durante la manifestazione saranno devolute ad Avsi, un’organizzazione non profit che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e all’aiuto umanitario in 33 paesi.