Strip club Varedo, scritta oscurata Il Comune: non è un ristorante

Il Disco Club Smeraldo ha dovuto oscurare la dicitura «ristorante» sulle insegne luminose, compresa la colonna illuminata posizionata in posizione visibile dalla via Terni. All’amministrazione comunale di Varedo l’attività dello strip club di via Terni non va proprio giù.
Lo strip club Smeraldo, ancora polemiche.
Lo strip club Smeraldo, ancora polemiche.

Il Disco Club Smeraldo ha dovuto oscurare la dicitura «ristorante» sulle insegne luminose, compresa la colonna illuminata posizionata in posizione visibile dalla via Terni. All’amministrazione comunale di Varedo l’attività dello strip club di via Terni non va proprio giù. Non si tratta di contestazioni della natura stessa dell’esercizio aperto prima delle vacanze, ma di questioni di permessi e di rispetto delle norme, che in più di una occasione sono stati bypassati dai gestori. A partire da quando, in piena procedura per la concessione dei permessi, proprio nei capannoni di via Terni le forze dell’ordine trovarono e sequestrarono merci rubate.

Centinaia di supporti di tipo multimediale (per la maggior parte cd per playstation e giochi in genere) provenienti da una partita rubata e rinvenuti grazie alla segnalazione satellitare che condusse i carabinieri a fare irruzione in via Terni, mentre il locale notturno era in pieno allestimento. Il monitoraggio del night club è proseguito per tutta l’estate: infatti, nonostante la mancata concessione dei permessi per il ristorante, l’attività di intrattenimento può andare per la sua strada come previsto dalla legge. E quindi il via vai di clienti e macchine è proseguito ininterrottamente per il periodo estivo per riprendere con maggiore intensità con questo mese di settembre.

E puntuale arriva una ulteriore reprimenda da parte del Comune e della Polizia locale datata 5 settembre. In questo caso, il divieto del Comune torna a fare riferimento al fatto che non è stato mai concesso il permesso a somministrare alimenti o bevande. Nonostante il mancato rilascio del nulla osta, l’insegna fatta installare all’ingresso riporta la scritta «ristorante». Per di più, la legge prescrive che i locali adibiti a circoli privati non possano pubblicizzare l’attività di ristorazione con insegne. Per paradosso, proprio la normativa che ha permesso al «presidente del circolo Smeraldo» di proseguire con l’attività di intrattenimento dice che non si possa mettere scritte esterne su attività per le quali non esiste autorizzazione.